Lunedì 23 Dicembre 2024

Pensioni: pagamenti in banca solo da domani 5 gennaio. Spi Cgil: intollerabile

«Al tempo dei bonifici istantanei è intollerabile che Governo, Inps, banche e Poste non trovino soluzioni che consentano ai pensionati di vedersi accreditare le proprie pensioni a partire dal primo giorno del mese». E’ quanto dichiara il segretario dello Spi-Cgil Friuli Venezia Giulia Roberto Treu alla luce dello slittamento nel pagamento delle pensioni di gennaio, accreditate soltanto a partire da domani 5 gennaio per i titolari di conto corrente bancario (e da oggi 4 gennaio nel caso dei conti correnti postali). «Gli effetti - spiega il segretario dello Spi-Cgil Friuli Venezia Giulia Roberto Treu - sono molto pesanti, perchè i pensionati sono costretti a far fronte a quasi una settimana in più prima di poter incassare il nuovo assegno, con il rischio oltretutto di code agli sportelli per i tanti che, non essendo provvisti di bancomat, si recano in banca o in posta per prelevare contanti». "Per disposizioni normative (art. 1, comma 184, della legge 27 dicembre 2017, n. 205) - si legge in un comunicato dell'Inps del 29 dicembre - nel solo mese di gennaio di ogni anno i pagamenti avvengono nel secondo giorno bancabile del mese, mentre negli altri 11 mesi nel primo giorno bancabile di ciascun mese. La sequenza dei giorni di calendario del 2021 fa sì che il prossimo pagamento delle prestazioni pensionistiche e assistenziali presso gli istituti di credito cadrà necessariamente il 5 gennaio, secondo giorno bancabile del mese. Solo per coloro che riscuotono la pensione presso Poste Italiane è stata prevista l’anticipazione del pagamento di gennaio rispetto alle normali scadenze, distribuito su più giorni a partire dal 28 dicembre, anticipo e scaglionamento eccezionalmente stabiliti da ordinanza n. 723 della Presidenza del Consiglio dei Ministri per garantire il ritiro in piena sicurezza e nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19".

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