"La notizia che Arenaways fu penalizzata da Reti ferroviarie italiane e Trenitalia (gruppo Fs) nel progetto di trasporto regionale alternativo tra il 2008 e il 2010, partendo dal collegamento tra Milano e Torino mi dà la carica. Anche se 10 anni sono davvero lunghi. Il mio pensiero va sempre a Messina, città a cui sono legato anche se ci ho vissuto davvero poco". Torna alla carica Giuseppe Arena, il capostazione lungimirante che osò sfidare i colossi del settore per farsi una ferrovia che portava il suo nome.
La sentenza del Consiglio di Stato (sentenza 1.101/2021) è arrivata a seguito del ricorso promosso nel 2014 dall’Antitrust, che due anni prima aveva irrogato una sanzione di 100mila euro al gruppo Fs, cui fanno capo Rfi e Trenitalia, sanzionata per 200mila euro.
Adesso Arena guarda al futuro: "Non amo fare proclami prima delle decisioni ufficiali - ha detto alla Gazzetta del Sud - ma mi auguro di poter parlare presto dei miei progetti per il Sud che ha bisogno di crescere e rinascere". Arena, si è trasferito a Torino quando aveva solo 6 anni, e suo papà, messinese doc, originario di Camaro, si è fatto tutto il periodo delle guerre nelle vaporiere fino a quando si fece trasferire alle officine grandi riparazioni a Torino nel lontano 1958 pensando al futuro dei suoi figli.
Un progetto ostinato, quello dell’imprenditore siciliano, che parte nel 2006 con l’obiettivo dichiarato di inserirsi come alternativa sulla Torino-Milano, ma per riuscire nel suo intento dovette attendere 4 anni. Nel 2010, dopo lunghe battaglie parte il primo collegamento fra le due città, sogno del figlio di un ferroviere che voleva puntare in alto. Il percorso, però, è tutto a ostacoli, e a luglio del 2011 arriva la parola fine. Ma Arena non si arrende e un anno dopo arriva l’annuncio del lancio del servizio Trenhotel sull’asse Nord-Sud grazie a nuovi investitori che rilevano il ramo d’azienda. Nonostante gli annunci e le promesse, però, dalla stazione non parte mai neanche un treno e per Arena si chiude definitivamente il capitolo ferroviario.
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