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Pa: da oggi servizi digitali accessibili tramite CIE, Spid e Cns. Cosa cambia

Scatta la "rivoluzione" della pubblica amministrazione:  da oggi 1 marzo, infatti,  le P.A dovranno consentire l’accesso ai servizi digitali anche con la Carta d’indentità elettronica, in attuazione di quanto stabilito dal decreto Semplificazioni. Lo ricordano il ministero dell’Interno e il Poligrafico in una nota congiunta, dove si evidenzia come ad oggi siano oltre 19 milioni le emissioni di CIE.  Ma da oggi le porte digitali della Pa si aprono anche tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale) e Cns (Carta nazionale dei servizi). Flessibilità invece per i Comuni sotto i 5.000 abitanti fino alla fine dell’emergenza pandemica. «I dati delle adesioni all’accesso con Cie della pubblica amministrazione - si legge nella nota congiunta del ministero dell’Interno e Poligrafico - sono in costante crescita, con 241 Pa già abilitate. Con il nuovo servizio automatizzato di federazione all’identità digitale Cie del ministero dell’Interno, l’adesione delle amministrazioni sarà ancora più rapida». Nel 2020 oltre 5,5 milioni di accessi ai servizi online sono avvenuti tramite Cie, solo a gennaio 2021 se ne sono registrati 1,8 milioni.

Finora 14,7 milioni i cittadini italiani hanno richiesto Spid con Poste Italiane. Lo comunica in una nota la società, precisando che si tratta di oltre l’80% delle identità digitali attivate finora in Italia (al momento infatti sono 17.563.162). La società sottolinea che si tratta di un numero che comprende 3,7 milioni di persone che vivono in Comuni con meno di 5 mila abitanti.
Negli ultimi mesi lo Spid ha avuto una crescita molto importante, evidenzia Poste, con una media di circa 200.000 nuove attivazioni a settimana.
Nel 2020 sono stati più di 110 milioni gli accessi ai servizi accreditati da parte di titolari del servizio PosteID abilitato a Spid di Poste Italiane.

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