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Investimenti in crescita nel primo trimestre 2021, Enel scommette sulla ripresa

Starace, investimenti per accelerare la crescita

Utili in calo ma investimenti in crescita «significativa» nel primo trimestre 2021 per Enel che vuole «accelerare ulteriormente il processo di decarbonizzazione di Gruppo e cogliere le opportunità che emergeranno dalla ripresa economica» spiega l’amministratore delegato Francesco Starace nel confermare «gli obiettivi» per quest’anno, come annunciato a novembre scorso in occasione della presentazione del Piano Strategico 2021-2023. Enel archivia i primi tre mesi con un utile netto del Gruppo a 1.176 milioni di euro (in calo del 5,7% sui 1.247 milioni nel primo trimestre del 2020) e un risultato netto ordinario a 1.214 milioni (-5,2% sullo stesso periodo dell’anno scorso). L’Ebit si è attestato a 2.525 milioni di euro (-18,8%).

Gli obiettivi di crescita per il 2021 in termini di Ebitda ordinario sono tra 18,7 e 19,3 miliardi e per l’utile netto ordinario (che è il valore su cui si calcola il dividendo) tra 5,4 e 5,6 miliardi. In aumento dell’8,8% gli investimenti a 2,035 miliardi destinati "principalmente nelle rinnovabili e nelle reti» spiega Starace sottolineando che questo proietterà il gruppo energetico «verso un nuovo record di costruzione di capacità rinnovabile a fine anno». In particolare, la crescita degli investimenti riguarda Enel Green Power soprattutto in Cile, Stati Uniti, Russia, India e Italia; Infrastrutture e Reti in Spagna, Cile e Colombia ed Enel X in Colombia. La produzione a zero emissioni nel trimestre ha raggiunto il 64,3% della generazione totale del Gruppo considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 66% includendo anche la generazione da capacità gestita, spiega la nota dopo il cda che ha approvato i conti. L’obiettivo a lungo termine «resta la "decarbonizzazione del mix" entro il 2050». La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata di 30,07 TWh (+7,6%) «ampiamente superiore» a quella termoelettrica pari a 19,1 TWh (+2,0%).

Enel è «una parte molto importante» della futura transizione prevista dal Recovery plan, ha detto Starace in un webinar organizzato da Il Messaggero spiegando che «c'è un grosso impegno prospettico» dell’azienda «che vedremo in dettaglio quando riceveremo la risposta dall’'Europa alla proposta del governo. Abbiamo previsto investimenti di 6 miliardi sulle rinnovabili, 4 miliardi sulle reti, sull'idrogeno circa 3 miliardi appostati. Abbiamo portato iniziative che cubano circa 26 miliardi, all’interno della progettualità che abbiamo presentato, che potrebbero generare, se portati a terra, un impatto addizionale del pil di circa 86 miliardi, e 100mila posti di lavoro e siamo abbastanza sicuri di poterle scaricare a terra». L’importante ricorda Starace, sarà lavorare e rispettare i tempi, perché «bisogna impegnare i fondi entro il 2023 e finire di spenderli entro il 2026».

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