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Bankitalia, Visco: "Stop al blocco dei licenziamenti e graduale ritiro dei sostegni"

Le misure di sostegno alle famiglie e alle imprese andranno ritirate con gradualità

"Ci vorrà tempo per comprendere quali saranno, dopo la pandemia e nella transizione digitale e ambientale, i nuovi "equilibri" di vita sociale e di sviluppo economico; siamo tutti chiamati a far sì che cresca e sia diffuso il benessere, siano adeguatamente protetti coloro che più saranno colpiti, chiari i costi da sopportare e progressivamente ridurre. E’ certo però che verrà meno lo stimolo, in parte artificiale, che oggi proviene da politiche macroeconomiche straordinarie ed eccezionali. Cesseranno quindi il blocco dei licenziamenti, le garanzie dello Stato sui prestiti, le moratorie sui debiti. E andrà, gradualmente ma con continuità, ridotto il fardello del debito pubblico sull'economia". Così il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nelle considerazioni finali in occasione della presentazione della Relazione annuale sul 2020.

"Bisogna essere preparati ai cambiamenti di cui abbiamo contezza e pronti per rispondere agli eventi e agli sviluppi inattesi, come dolorosamente ci insegna l’epidemia che ci ha tutti colpito", ha aggiunto. "La pandemia ha avuto in tutto il mondo un costo altissimo in termini di vite umane. Il suo contenimento ha richiesto restrizioni alle libertà individuali e ha condizionato in modo profondo la vita di tutti. Per molti ha determinato la perdita dell’occupazione; ha modificato i rapporti interpersonali, le modalità di studio, di produzione e lavoro, di impiego del tempo libero. Sul piano economico la recessione che ne è conseguita è la più grave dalla fine del secondo conflitto mondiale" ha aggiunto.

«Il blocco dei licenziamenti ricordo che è una misura che stiamo adottando solo noi a livello planetario, siamo col blocco da febbraio 2020, noi ci riconosciamo perfettamente nella mediazione fatta da Draghi equilibrata, saggia, poi se si vuole creare polemica, non ci compete» Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi commentando le Considerazioni finali del governatore di Bankitalia Ignazio Visco e ricordando che con il leader della Cgil «ci confrontiamo sempre».

"Nel 2020 la diminuzione del prodotto globale è stata pari al 3,3%, con effetti eterogenei tra aree geografiche, settori produttivi, imprese e famiglie; ancora più ampia, quasi del 9%, è stata la caduta del commercio internazionale, caratterizzata da una temporanea interruzione delle filiere produttive, cui si è associato un forte calo dei flussi turistici. La perdita di occupazione ha colpito in misura più marcata i giovani, le donne, i lavoratori precari", ha detto ancora.

"Dalla crisi si potrà uscire in maniera sicura e definitiva, tanto sul piano sanitario quanto su quello economico e sociale, solo se i progressi riguarderanno tutti i paesi. La risposta delle politiche economiche deve continuare a essere coordinata e coerente; le misure di sostegno alle famiglie e alle imprese andranno ritirate con gradualità e solo quando il miglioramento del quadro congiunturale si sarà sufficientemente consolidato e l’incertezza significativamente ridotta. Sarà necessario mantenere il sostegno a chi perde il lavoro. Andranno corrette le importanti debolezze nel disegno e nella copertura della rete di protezione sociale che permangono nonostante le riforme degli ultimi anni; la pandemia le ha rese manifeste, richiedendo l’adozione di interventi straordinari".

"Siamo inoltre ancora lontani dalla definizione di un moderno sistema di politiche attive, in grado di accompagnare le persone lungo tutta la vita lavorativa: in Italia un disoccupato su dieci riceve assistenza attraverso un centro per l'impiego, contro sette su dieci in Germania. Non è solo una questione di risorse stanziate, da noi comunque modeste; si tratta soprattutto di innalzare e rendere più omogenei sul territorio gli standard delle prestazioni fornite dalle diverse strutture", ha aggiunto ancora.

«Dopo la pandemia deve aprirsi una nuova epoca, un’epoca di cooperazione multilaterale intensa, di riduzione delle ingiustizie diffuse, di creazione di nuove opportunità. Non dovrà mancare la partecipazione, responsabile ed equilibrata, dell’Europa». E’ la raccomandazione del Governatore Ignazio Visco. «Per rispondere agli effetti economici e sociali della crisi sanitaria, sono state assunte decisioni coraggiose, introdotti nuovi strumenti comuni di intervento. È questa la vera forza di un’unione; le premesse per uscire con rinnovata energia, insieme, dalla crisi sono incoraggianti; le aspettative non devono andare deluse».

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