Sabato 28 Dicembre 2024

Lavoro, Orlando: "A luglio la riforma degli ammortizzatori". Salvini? "Basta tatticismi"

Andrea Orlando

La riforma degli ammortizzatori sociali sarà pronta per i primi di luglio, ma servirà un confronto il Mef per le risorse. L’annuncio dal ministro del Lavoro Andrea Orlando in un’intervista alla Stampa. Nei settori in cui si va allo sblocco licenziamenti a luglio - riflette - la cassa integrazione c'è, il problema sono le aziende più piccole e che saranno interessate dallo sblocco a ottobre. Le ipotesi di Confindustria sulle assunzioni sembrano ottimistiche al ministro, "ma spero abbia ragione - aggiunge Orlando -. Credo che in alcuni settori ci sia voglia di assumere, ma anche che ci siano aree di sofferenza". Sul blocco dei licenziamenti, un tema «che riguarda la vita di centinaia di migliaia di persone, non si deve prestare il fianco a tatticismi politici", continua Orlando. "Abbiamo registrato che il leader della Lega ha cambiato idea molte volte ma le posizioni che ogni forza politica sosterrà per davvero si vedranno nel passaggio parlamentare", ha osservato. Per Orlando, "non bisogna farsi distrarre dalla politica politicante, affronteremo mesi in cui si parlerà una volta di sbilanciamento a destra e una volta a sinistra". "Guardiamo a quello che va fatto, il programma del governo Draghi è legato al Recovery e si basa su misure che ben si adattano agli obiettivi di un partito progressista", ha sottolineato il ministro dem. Orlando ritiene che M5s resti un alleato giusto per il Pd: "La rottura che si sta consumando al loro interno, sull'idea stessa di partito, è un risultato che il Pd deve ascriversi, frutto della cooperazione di questi mesi. Sarebbe un errore rinunciare alla prospettiva che si è riusciti a costruire con loro. Ma credo sia anche il momento di ricomporre le fratture nel campo della sinistra: non vedo ragioni significative che ci dividono da quelli che negli anni hanno lasciato il Pd...". Un’apertura che l’esponente dem estende a «quelli che stanno più verso il centro": «Non dico Renzi, che mi sembra orientato in una direzione diversa, ma Calenda ad esempio, introduce elementi di critica interessanti al modello di sviluppo".

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