L’Italia raggiunge per la prima volta nella storia recente l’autosufficienza nella bilancia alimentare, con le esportazioni di cibi e bevande nazionali che hanno superato in valore le importazioni dall’estero, sotto la spinta del cambiamento nei consumi e nel commercio determinati dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge da uno studio della Coldiretti presentato a Cibus 2021. Una prima edizione del Salone che apre con 24,81 miliardi di vendite all’estero nel primo semestre, in aumento dell’12% rispetto all’anno precedente, che sorpassano le importazioni ferme nello stesso periodo a 22,95 miliardi, sulla base dei dati Istat.
Una svolta storica avvenuta sotto la spinta della «fame» di Made in Italy nel mondo, commenta il presidente Ettore Prandini, ma anche all’aumento del 7,6% degli acquisti degli italiani di prodotti che riportano in etichetta un legame con il Belpaese, pari a 8,4 miliardi di euro secondo l’Osservatorio Nielsen Immagino. All’estero le vendite sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come il vino, la frutta e verdura, fresca e trasformata, ma non mancano casi eclatanti di successo come il caviale Made in Italy (+187% l’export). A livello nazionale però, fa notare la Coldiretti, resta da colmare il pesante deficit produttivo in molti settori dalla carne al latte, dai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.
Coldiretti: l'Italia raggiunge l'autosufficienza alimentare
Grazie alle esportazioni di cibi e bevande nazionali che hanno superato in valore le importazioni dall’estero
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