Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Riscossione tributaria, l'Ugl Cosenza chiede al Governo un sostegno “ragionato”

Gli effetti della ripresa delle attività in regioni come la Calabria rischiano di aggravare una situazione già di per sé critica

Dopo una sospensione durata circa 18 mesi, si è rimesso in moto dal primo settembre, in Italia, la macchina della riscossione tributaria. Una operazione che certamente gli Enti preposti attueranno in maniera graduale, ma che considerato il contesto sociale / economico e sanitario di emergenza non superata, certamente rappresenta un ulteriore elemento di difficoltà da affrontare per i cittadini - contribuenti.

Rate sospese e rottamazione

Una ripartenza ponderata, che partirà dalla graduale notifica di 4 milioni di cartelle nell’ultimo quadrimestre di questo anno, a livello nazionale. Contestualmente alla riapertura delle attività di notifica, verranno gradualmente riprese le attività legate alle procedura di riscossione coattiva (Fermi amministrativi/pignoramenti). In un quadro di riscossione che nei mesi di luglio ed agosto avevano visto riprendere lo sblocco delle riscossioni delle prime rate sospese, in costanza di pandemia, di saldo e stralcio e rottamazione.

Gli effetti della ripresa

Gli effetti di questa ripresa di attività, soprattutto, in regioni come la Calabria rischiano di aggravare una situazione già di per sé critica. Al limite dei parametri di ingresso in Zona Gialla, in un contesto socio / economico aggravato dagli effetti della pandemia rischiano di non risultare come esaustivi gli sforzi degli Enti preposti alla riscossione. Strumenti che soprattutto nelle modalità web degli accessi ai servizi aiutano di fatto il contribuente ad affrontare i propri impegni con il Fisco.

Per l’Ugl, però, "il cittadino contribuente dovrà essere necessariamente supportato con scelte di natura politica che agevolino ed ammortizzino nei tempi e nella sostanza la ripresa delle attività di notifica e riscossione. Cittadini - contribuenti che avranno bisogno non di scelte populiste e di consenso quali i condoni, mezzo di deterrenza di massa al 'NON PAGAMENTO' dei tributi, bensì di agevolazioni anche dinamiche, ritagliate sulle reali situazioni reddituali di persone fisiche e di società".

Un appello quindi alle istituzioni politiche di governo ad ogni livello affinché ci si adoperi nella direzione dell’emanazione di norme che agiscano nella direzione anche del sostegno “ragionato” ed eticamente sostenibile a supporto del cittadino contribuente

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia