Venerdì 22 Novembre 2024

Bonus Inps 2021 senza Isee da 960 a 1.500 euro: ecco a chi spetta e come ottenerlo - ISTRUZIONI

E' possibile ottenere il  Bonus Inps 2021 senza Isee da 960 a 1.500 euro: famiglie e possessori di Partita Iva saranno destinatari nel 2021 di una serie di bonus, così come voluto dall'attuale governo Draghi. Alcuni tra i benefici non richiederanno necessariamente la presentazione dell'Isee all'Inps (indicatore della situazione economica equivalente).

Bonus e requisiti

In particolar modo, il Governo tenderà la mano a particolari tipi di nuclei familiari e lavoratori: genitori con figli piccoli, donne in stato di gravidanza, ma anche possessori di Partita Iva.

Bonus Bebè (assegno di natalità): a chi spetta, a quanto ammonta, come ottenerlo e le maggiorazioni

Come si precisa sul sito dell'Inps, l’assegno di natalità è un assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio natoadottato o in affido preadottivo. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo. Per le nascite, adozioni ed affidamenti preadottivi a partire dal 2020 la prestazione è stata rimodulata con nuove soglie di  ISEE e può spettare, in applicazione del principio dell’accesso universale, nei limiti di un importo minimo, anche per  Isee superiori alla soglia di 40.000 euro o anche in assenza dell’indicatore Isee.

A chi è rivolto

L’assegno spetta ai cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di idoneo titolo di soggiorno (di seguito sono elencati tutti i requisiti) per le nascite, adozioni, affidamenti preadottivi avvenuti nel 2021 (e 2020 fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare per adozioni e affidamenti preadottivi). L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo.  In ogni caso, se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda (con perdita delle mensilità precedenti). Se la domanda viene respinta, per poter richiedere l’assegno è necessario presentarne una nuova. Se la nuova domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione di tale nuova domanda.

A quanto ammonta

Si può ottenere un importo minimo mensile di 80 euro (960 all'anno). Se il reddito complessivo è basso, a quel punto solo con la certificazione ISEE si potrebbe ottenere qualcosa in più: il bonus corrisponderà a 160 euro al mese, con un reddito pari o inferiore a 7mila euro, e a 120 euro mensili. con un reddito compreso tra 7.001 e 40 mila euro.

Le maggiorazioni

In presenza di tutti gli altri requisiti, la maggiorazione viene applicata in base ai seguenti criteri:

Per maggiori informazioni consulta il sito dell'Inps

Bonus asilo nido: a chi spetta, a quanto ammonta, come ottenerlo e scadenza domanda

Nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, ai figli nati dal 1° gennaio 2016 spetta un contributo di massimo 1.000 euro per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L’importo del buono è elevato fino a un massimo di 3.000 euro sulla base dell’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione. Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso dei requisiti richiesti.

A quanto ammonta

L’importo massimo erogabile al genitore richiedente, a decorrere dal 2020, è determinato in base all’ ISEE minorenni, in corso di validità, riferito al minore per cui è richiesta la prestazione. Di seguito, gli importi massimi concedibili e la relativa parametrazione mensile:

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.

Requisiti

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato  in possesso dei seguenti requisiti :

Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purché successivo al 1° gennaio 2016.

Presentazione e scadenza domanda

In sede di presentazione della domanda è necessario specificare l’evento per il quale si richiede il beneficio e precisamente:

La domanda può essere presentata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2021. Per maggiori informazioni consulta il sito dell'Inps

Bonus mamma domani: a chi spetta, a quanto ammonta, come ottenerlo

Il premio alla nascita di 800 euro (bonus mamma domani) viene corrisposto dall’INPS per la nascita o l’adozione di un minore, a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo.

Requisiti e a chi spetta

Le gestanti e madri, cittadine italiane, comunitarie o non comunitarie, devono essere regolarmente presenti e residenti in Italia. La prestazione, altrimenti detta bonus mamma domani, è rivolta alle donne in gravidanza o alle madri per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017:

Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato.

Quanto spetta

L’importo dell’assegno è di 800 euro. Le modalità di pagamento previste sono:

Per tutti i pagamenti, eccetto bonifico domiciliato presso ufficio postale, è richiesto il codice IBAN. Per maggiori informazioni consulta il sito dell'Inps

Bonus Iscro per i lavoratori con partita IVA: a chi spetta, a quanto ammonta e come ottenerlo

Il bonus Iscro è stato approvato dal governo, in fase sperimentale per il triennio 2021-2023, con la Legge di Bilancio 2021. Una specie di cassa integrazione per i lavoratori autonomi e professionisti con partita Iva che non risultano iscritti a nessun albo. L’incentivo avrà un importo variabile, tra i 250 e gli 800 euro mensili, per la durata di sei mesi e non concorrerà alla formazione del reddito personale di coloro che lo riceveranno. Questi, però, dovranno partecipare a dei corsi di formazione professionale gestiti dall’Anpal.

Chi perde l'indennità

I lavoratori che percepiscono il bonus, lo perderebbero qualora decidessero di chiudere la partita Iva (o non seguire i corsi). Per maggiori informazioni consulta il sito dell'Inps   AGGIORNATO IL 03 marzo 2021

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