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Bonus benzina 200 euro 2023: ecco come funziona e a chi spetta il buono carburante

Per il 2022, l’importo del valore di buoni benzina ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito.

Bonus benzina 200 euro 2023: ecco come funziona e a chi spetta.

I bonus benzina sono agevolazioni concesse dai datori di lavoro ai propri dipendenti per l'acquisto di carburanti. Nel 2023, le agevolazioni sui bonus benzina erogati ai lavoratori dipendenti dai datori di lavoro privati sono state riproposte tramite l'articolo 1 del Decreto Legge n. 5 del 2023, in cui si specifica che il valore dei buoni benzina non concorre alla formazione del reddito del lavoratore se non supera i 200 euro.

Novità fiscali per il 2023

Tuttavia, nel corso del 2023 è stata esclusa l’esenzione contributiva, mantenendo l'esenzione solo sul piano fiscale.

Lo scorso 8 marzo, il Dl Carburanti, che prevede misure urgenti per garantire la trasparenza dei prezzi dei carburanti, ha ottenuto l'approvazione del Senato, dopo aver ricevuto il via libera dalla Camera. Tra le varie disposizioni, è stata prevista la proroga del bonus benzina per il 2023. Inoltre, è stato confermato l'obbligo per gli esercenti di esporre i prezzi medi di riferimento accanto ai prezzi praticati al pubblico.

Tali valori medi di riferimento saranno calcolati dal Ministero delle Imprese e del Made In Italy, basandosi sulle informazioni ricevute da tutti gli esercenti. Per facilitare il confronto dei prezzi da parte dei consumatori, sarà sviluppata un'app specifica, la cui realizzazione sarà finanziata con un investimento pubblico di 500.000 euro per il 2023 e di 100.000 euro per il 2024. Questa app permetterà agli utenti di consultare agevolmente i prezzi dei carburanti praticati nelle varie stazioni di servizio e di confrontarli con i prezzi medi di riferimento.

Esclusione dal concorso alla formazione del reddito

L'esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore disposta dall'articolo 1 del Decreto Legge n. 5 del 2023, non rileva ai fini contributivi, come previsto dalla norma. La novità rispetto allo scorso anno consiste nell'essere stata esclusa l’esenzione contributiva, mantenendo l'esenzione solo sul piano fiscale. Il limite è sempre posto in 200 euro, ed è applicabile solo ai lavoratori dipendenti dai datori di lavoro privati.

Cosa cambia dal punto di vista pratico?

Dal punto di vista pratico, è necessario escludere dalla concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente il contributo erogato per il bonus benzina entro i limiti stabili di 200 euro nel momento in cui si va a determinare la retribuzione imponibile ai fini previdenziali.

Come utilizzare il saldo a proprio vantaggio

A volte, i beneficiari del bonus possono trovare un saldo a proprio vantaggio sulle bollette, il che significa che hanno ricevuto più bonus di quanto necessario per coprire i loro consumi. In questo caso, hanno due opzioni: possono utilizzare il saldo per le bollette successive o possono chiedere un rimborso in contanti.

Come richiedere il rimborso in contanti

Per richiedere il rimborso in contanti del bonus, è necessario contattare la propria azienda fornitrice tramite il numero verde riportato sulle bollette. È possibile ricevere il rimborso direttamente sul proprio conto corrente o tramite un assegno o un bonifico domiciliato dal tabaccaio. Se il rimborso è inferiore a 500 euro, si può ricevere il denaro anche tramite un esercizio che ha la Sisal al suo interno.
Molte famiglie non sanno che è possibile monetizzare il bonus sociale, ma questa opzione può essere molto utile per coloro che hanno bisogno di liquidità. Con questi semplici passi, è possibile richiedere un rimborso in contanti e utilizzare il proprio bonus a proprio vantaggio.

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