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Lavoro domestico, entro il 30 settembre le richieste per il bonus da 200 euro

Per poterlo ricevere devono risultare titolari, già dal 22 maggio 2022, di uno o più rapporti di lavoro domestico regolarmente denunciati all’Inps e aver percepito un reddito inferiore ai 35.000 euro nel 2021.

Lavoratrici e lavoratori domestici hanno tempo fino al 30 settembre per richiedere il bonus di 200 euro previsto dal Dl Aiuti. Per poterlo ricevere devono risultare titolari, già dal 22 maggio 2022, di uno o più rapporti di lavoro domestico regolarmente denunciati all’Inps e aver percepito un reddito inferiore ai 35.000 euro nel 2021.

Un provvedimento però giudicato dalla Filcams-Cgil «non sufficiente a dare risposte al problema dell’impoverimento dei redditi» e, secondo il sindacato, occorrono interventi strutturali. «Le lavoratrici e i lavoratori - ricorda la Filcams - potranno presentare la domanda all’Inps tramite la Filcams Cgil territoriale e il Patronato Inca». Secondo i dati 2021 diffusi dall’Osservatorio Inps sono 961.358 le lavoratrici e i lavoratori del settore regolarmente assunti, con un incremento dell’1,9% rispetto all’anno precedente.

Il comparto, segnala la Filcams, resta a netta prevalenza femminile con la presenza dell’88,6% di lavoratrici donne, e registra una maggioranza di lavoratrici e lavoratori stranieri, concentrati soprattutto nella fascia tra i 50 e i 54 anni, con una più alta concentrazione degli addetti in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Toscana.

Il 53% del totale sono collaboratrici e collaboratori domestici e il restante 47% assistenti familiari, che registrano i contratti di lavoro con un maggior numero di ore settimanali. Nonostante l’aumento del lavoro regolare, resta comunque dominante quello irregolare, "che si attesta ad un preoccupante e inaccettabile 60%», denuncia il sindacato.

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