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Bloomberg: l'Italia può superare l'inverno senza il gas russo

L’Italia ha scorte sufficienti di gas per superare l’inverno anche nel caso in cui venisse a mancare completamente il gas russo. Lo riferisce Bloomberg spiegando che questo è stato possibile grazie alle forniture provenienti dal Nord Africa. L’aumento delle consegne di gas attese dall’Algeria e dall’Egitto riuscirebbe a coprire le restanti forniture che l’Italia riceve ancora dalla Russia. L’Italia in una prima fase prevedeva di ottenere l’indipendenza dal gas russo entro la primavera del 2025, ma dovrà espandere la propria capacità di rigassificazione affinchè possa stare tranquilla anche i prossimi inverni, spiegano le fonti all’agenzia statunirense.

Il gas russo rappresenta attualmente circa il 10% delle importazioni italiane, in calo rispetto al 40% del periodo precedente all’invasione dell’Ucraina di febbraio. Un inverno molto freddo, danni ai gasdotti alternativi o un ritardo delle forniture di nuova provenienza potrebbero ostacolare lo sforzo dell’Italia, spiegano le stesse fonti a Bloomberg. Il premier Mario Draghi ha girato il mondo per assicurarsi forniture di gas alternative e proteggere l’Italia da potenziali interruzioni dell’approvvigionamento dalla Russia che sta esercitando pressione sull'Unione Europea come ritorsione alle sanzioni in risposta all’invasione. L’Italia è stato uno dei paesi che ha ottenuto i migliori risultati nel reperire forniture alternative.
Al contrario, la Germania, il maggior importatore di gas russo, sta lottando per assicurarsi forniture extra, con il cancelliere Olaf Scholz di ritorno da un viaggio in Medio Oriente con un accordo per un solo carico di gas naturale liquefatto. Il costo della sostituzione dei flussi russi con gas pagato a prezzi più alti è costato al gigante del gas Uniper circa 18 miliardi di euro quest’anno, costringendo il governo al salvataggio della società per evitarne il fallimento.

Sarà fondamentale per l’Italia l’installazione della nuova unità di rigassificazione galleggiante a Piombino entro la primavera del 2023, hanno spiegato le fonti a Bloomberg. L’unità potrà rigassificare 5 miliardi di metri cubi all’anno, ma l’opposizione delle autorità locali rischia di ritardarne l’operatività.
Le esportazioni algerine verso l’Italia raddoppieranno nel 2024 a 18 miliardi di metri cubi all’anno, mentre le importazioni di Gnl dall’Egitto aumenteranno entro la fine dell’anno per eguagliare l’import attualmente inviato dalla Russia. I flussi russi sono stati essenziali per riempire gli stoccaggi al 90% prima dell’inizio dell’inverno.
La prossima stagione «potrebbe essere più difficile se non aggiungiamo capacità di rigassificazione» entro la prossima primavera, ha affermato l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, in una conferenza a Roma sabato scorso.

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