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Nuovo decreto aiuti quater: superbonus, bollette, tetto al contante. Ecco tutte le novità

Palazzo Chigi

Proroga dei crediti di imposta e dello sconto benzina, ma anche bollette a rate per le imprese, premi aziendali esentasse fino a 3mila euro e innalzamento del tetto al contante. Cui si aggiungono lo sblocco delle trivelle e, a sorpresa, la revisione del Superbonus.

Il decreto Aiuti quater, che sfrutta tutto il tesoretto di 9,1 miliardi certificato dalla Nadef, conferma una serie di misure già in qualche modo annunciate sul fronte del caro-energia, ma anche qualche extra dell'ultimo minuto. Il decreto, il primo provvedimento economico, su proposta del titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti, ottiene il via libera del cdm in serata, al termine di una lunga giornata per la premier Giorgia Meloni dominata dallo scontro con la Francia sui migranti.

Ecco nel dettaglio i provvedimenti:

Superbonus

La norma non risolve il problema dei crediti incagliati, ma abbassa nel 2023 la percentuale dello sconto dal 110% al 90%. Il taglio vale sia per i condomìni che per le villette, che sarebbero altrimenti rimaste del tutto escluse dal bonus, ma purché siano abitazione principale e purché il proprietario abbia un reddito inferiore ai 15.000 euro (soglia variabile in base al quoziente familiare). Per chi però ha già iniziato i lavori portandone a termine il 30% entro settembre di quest'anno, il bonus resta super al 110% fino al 31 marzo 2023.

Tetto al contante

Sale invece a 5mila euro la soglia entro cui è possibile pagare in contanti. Secondo la norma attuale, il tetto dal primo gennaio sarebbe stato ridotto da 2mila a mille euro. Si stanziano poi 80 milioni di euro per il 2023, destinati a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all'Agenzia delle entrate. I contributi sono in credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico (il registratore di cassa connesso a internet) acquistato.

Bollette a rate

Il dl proroga innanzitutto, fino alla fine dell'anno, i crediti di imposta per le imprese (con aliquote potenziate al 40% per le imprese energivore e gasivore e al 30% per piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW) e il taglio delle accise della benzina (sarebbe scaduto il 18 novembre, viene spostato al 31 dicembre): due misure che complessivamente assorbono circa 4,4 miliardi.

Per aiutare le imprese a fronteggiare il caro-bollette arriva anche la possibilità di chiedere un pagamento a rate: la misura, finanziata attraverso un fondo del Mef che passa da 2 a 5 miliardi, è destinata alle "imprese residenti in Italia" e concede la possibilità di rateizzare (con un massimo di 36 rate mensili) le somme eccedenti l'importo medio contabilizzato nell'intero 2021 per i consumi effettuati dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023; la rateizzazione decade in caso di inadempimento di due rate anche non consecutive ed è possibile ottenere la garanzia di Sace (a condizione che l'impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni).

Trivelle

Ci sono anche misure per l'incremento della produzione di gas naturale con "il rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia", in deroga al decreto legislativo del 2006. Si prevede inoltre che, "in deroga" al divieto alle trivellazioni, previsto dalle norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale, "è consentita la coltivazione delle concessioni" di coltivazione di idrocarburi "poste nel tratto di mare compreso tra il 45esimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po" ad una distanza dalla costa superiore a 9 miglia.

Premi aziendali esentasse fino a 3mila euro

Sale da 600 a 3 mila euro la soglia dei premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti come 'fringe benefit' per pagare le bollette. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3 mila euro.

Esenzione Imu

Arrivano anche l'esenzione Imu (la seconda rata, a condizione che i proprietari siano anche i gestori) per gli immobili del settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) e l'esenzione dall'imposta di bollo per la richiesta di contributi, aiuti o sovvenzioni a favore delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.

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