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La mappa dei progetti Pnrr, regione per regione: in Calabria fondi alla sanità, in Sicilia sfida sulle ferrovie

Con l’esplosione della pandemia è iniziata anche la corsa a tappe che ha preso il via nel 2021 per ottenere i fondi del Pnrr e da portare a compimento entro l'estate del 2026. In palio c'è l’utilizzo di tutti i 191,5 miliardi di euro portati in dote dal Recovery fund, ripartiti in 69 miliardi di sovvenzioni e 122,5 miliardi di prestiti. Nel mezzo, per l'Italia ci sono 525 obiettivi (tra milestone e target) da centrare, 190 misure tra riforme e investimenti da mettere a terra, e una rivoluzione verde e digitale tutta da plasmare.

La mappa dei progetti Pnrr, regione per regione

VALLE D’AOSTA, P.A DIGITALE

Elettrificazione della linea ferroviaria, digitalizzazione, potenziamento della rete energetica e riqualificazione dei borghi. Questi i principali progetti per i 397 milioni disponibili. Il progetto bandiera è un investimento di 6 milioni per la digitalizzazione della p.a.

PIEMONTE, DALLE RETI IDRICHE AL DISSESTO

Alla Regione il Pnrr porterà 6 miliardi di euro, di cui 4 già in cassa per progetti che spaziano dall’idrogeno verde alle scuole e al contrasto al dissesto idrogeologico. Per Torino la fetta è vicina ai 900 milioni di euro per attivare 300 cantieri. Alessandria prevede interventi per rendere più efficienti le reti idriche e opere compensative per il Terzo Valico.

LIGURIA, INFRASTRUTTURE MA ANCHE IA

I finanziamenti sono pari a oltre 7,2 miliardi di cui 4,9 per le infrastrutture. Spicca la diga foranea del porto di Genova che riceverà 500 milioni per la fase A con i lavori in partenza a maggio. Gli investimenti per la salute sono 189 milioni e riguardano soprattutto le case di comunità e i nuovi ospedali, mentre 100 milioni sono per progetti su robotica e intelligenza artificiale.

LOMBARDIA, RIVOLUZIONE VERDE

Sul territorio lombardo ricadranno oltre 11,5 miliardi tra Pnrr e Fondo complementare, il 12,6% dei fondi destinati all’Italia. Circa 4,5 miliardi andranno alla rivoluzione verde, 3 alla mobilità sostenibile. Con 1,5 miliardi saranno finanziati progetti su istruzione e ricerca, con altri 1,6 miliardi quelli su inclusione e coesione.

TRENTINO ALTO ADIGE, FOCUS SUL BYPASS DI TRENTO

In provincia di Bolzano i fondi per i progetti ammontano complessivamente a quasi 900 milioni. In Trentino arriveranno 1,59 miliardi. Le Missioni più finanziate sono istruzione e ricerca, con 153 milioni, digitalizzazione, innovazione, cultura e turismo, con 150 milioni, e rivoluzione verde, con 188. Per il bypass ferroviario di Trento sono previsti 930 milioni.

VENETO, DALLA MENSA DEI POVERI ALL’ARSENALE

L’alta velocità da Verona a Padova, il grande canale irriguo nel cuore della pianura, l’Arsenale di Venezia ma anche la mensa per i poveri di Padova sono alcuni dei principali progetti nella Regione. I fondi sono pari a 6,9 miliardi di euro, 5,6 miliardi al netto dei progetti nazionali (Tav, scuole).

FRIULI PUNTA SULL'HYDROGEN VALLEY

Le assegnazioni di fondi ammontano a 1,9 miliardi. Strategico il progetto bandiera sull'idrogeno che prevede una Hydrogen Valley, finanziata con 14 milioni. Trieste conta assegnazioni per 140 milioni di euro e tra i progetti figura il più suggestivo e insieme più contestato: una cabinovia che dal Porto Vecchio si arrampica fin sul Carso.

EMILIA ROMAGNA, DAL SUPERCOMPUTER AL TRAM DI BOLOGNA

Sono 7 i miliardi pronti per essere spesi. A breve si apriranno i cantieri per la linea rossa del tram di Bologna che prevede un finanziamento di 151 milioni, che si sommano agli altri 222 per la seconda linea. Spazio alla ricerca, con 60 milioni per le infrastrutture necessarie al super computer del Cineca 'Leonardò, e alla sanità che vale 530 milioni.

MARCHE, FONDI PER LA DIGITALIZZAZIONE

Le risorse ammontano a 1,9 miliardi di euro, per mettere a terra circa 5mila progetti gestiti da Regione, Comuni, università, scuole e aziende ospedaliere. La parte più corposa è per la digitalizzazione (circa il 33%). Il 2026 sembra però troppo ravvicinato per alcuni progetti, come il raddoppio ferroviario "Orte-Falconara Marittima» di cui è attuatore Rfi.

TOSCANA

Circa 450 milioni per il completamento del sistema tramviario di Firenze, oltre 470 milioni per la sanità regionale con 76 case di comunità e 24 ospedali di comunità sul territorio regionale, più di 170 milioni per migliorare il servizio idrico. Il Pnrr in Toscana, all’ultimo check-up effettuato, vede un contributo diretto di 5,6 miliardi su 6,6 miliardi di euro di investimenti attivati, per un un totale di 5.920 interventi.

UMBRIA, PRIORITA' ALLE INFRASTRUTTURE

L’Umbria ha intercettato finora 2,1 miliardi di euro: 1,8 miliardi per 200 progetti di importo superiore a un milione di euro e 300 milioni per 1.931 progetti minori. Per i progetti di taglio superiore al milione, 795 milioni sono destinati alle infrastrutture, 110 ai mezzi di trasporto, 225 alle scuole, gli asili, lo sport e per gli edifici pubblici.

LAZIO, OBIETTIVO SANITA'

Alla Regione sono destinati oltre 17 miliardi di euro per oltre 40 interventi. I progetti vanno dall’occupabilità, alle politiche attive del lavoro, fino alla valorizzazione dei luoghi storici. Predominante la sanità: si punta alla modernizzazione degli ospedali, oltre al potenziamento delle strutture di prossimità e alla stabilizzazione degli operatori sanitari.

ABRUZZO, TRA RICOSTRUZIONE E ROMA-PESCARA

Circa 216,5 milioni di fondi sono assegnati per progetti in ambito sanitario, 80 per le scuole, 620 per il potenziamento della tratta ferroviaria Roma-Pescara. Parte consistente delle risorse arriva dal Piano complementare che, per le aree colpite dai terremoti, ammonta complessivamente a 1,78 miliardi.

MOLISE, SI PARTE DALLE SCUOLE

La Regione punta su edilizia scolastica, sanità, ambiente, impiantistica sportiva, sociale. Approvato e pubblicato l’avviso finalizzato alla selezione e al successivo finanziamento di proposte progettuali per la produzione di idrogeno rinnovabile. I fondi a disposizione ammontano a 16 milioni di euro.

CAMPANIA, DA SCAMPIA AI PANNOLINI

Si va dalla riqualificazione di interi quartieri, come Scampia e Taverna del Ferro alla rigenerazione di luoghi simbolo come l’Albergo dei Poveri, dalle linee 1 e 6 della metropolitana di Napoli fino ad un impianto per il recupero dei pannolini. Ma la scadenza al 2026 per la spesa degli 11 miliardi totali per molti Comuni è già un incubo. I progetti più a rischio riguardano l’edilizia scolastica e la rigenerazione urbana.

BASILICATA, PIU' COLLEGAMENTI PER MATERA

Tra Pnrr e Piano complementare affluiranno in totale 1,58 miliardi di euro. Le priorità sono le opere ferroviarie e stradali, che assorbono 700 milioni di euro: dall’ammodernamento della tratta "Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto» alla realizzazione della nuova linea «Ferrandina-Matera La Martella» (costo 365 milioni, 50 sul Pnrr).

PUGLIA, ATTENZIONE ALLA RIGENERAZIONE URBANA

Con i fondi Pnrr sarà parzialmente finanziata l’Alta velocità Napoli-Bari, ma la Regione con 980 milioni di euro è la terza in Italia per le risorse destinate alla rigenerazione urbana e la prima per ammontare dei finanziamenti (394 milioni) e numero di 'Progetti innovativi nazionali sulla qualità dell’abitarè (Pinqua) finanziati: 21. Nella città metropolitana di Bari sono finanziati con 1,2 miliardi progetti per mobilità , infrastrutture, parchi e verde urbano in 41 comuni.

CALABRIA, FONDI ALLA SANITA'

I finanziamenti sono pari a 4,3 miliardi. Priorità alla salute con il potenziamento delle case e degli ospedali di comunità. In materia di trasporti e mobilità, si prevede l’ammodernamento della linea Cosenza-Catanzaro con un appalto da 188,8 milioni di euro. Stenta invece ad affermarsi l’utilizzo dei 90 milioni per l'edilizia scolastica.

SARDEGNA, RETI IDRICHE ED ENERGETICHE

Il Pnrr servirà per riammodernare infrastrutture di trasporto e servizi ai cittadini e per colmare il gap col resto della Penisola. Le risorse ammontano a 1 miliardo e 320 milioni di euro ma sia la Regione che i Comuni non stanno ancora monitorando lo stato di avanzamento dei singoli lavori ed è pertanto difficile, al momento, capire se ci saranno progetti a rischio.

SICILIA, SFIDA SULLE FERROVIE

E’ sul fronte ferroviario la sfida più impegnativa. Sono cinque lotti lungo la tratta Palermo-Catania, per un totale di 1 miliardo e 440 mila euro, che rappresenta una quota parte di un investimento complessivo pari a 8 miliardi di euro (6 miliardi e mezzo coperti da altre fonti di finanziamento).

Di seguito le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e la roadmap per il prossimo futuro:

LE RISORSE GIA' OTTENUTE

Fino a qui, Roma ha ricevuto da Bruxelles quasi 67 miliardi di euro per sostenere gli interventi inseriti nel piano: i primi 24,9 miliardi sono stati erogati ad agosto 2021 in forma di pre-finanziamento - pari al 13% del totale -, suddivisi in 9 miliardi a fondo perduto e 15,9 di prestiti. La prima rata da 21 miliardi è poi arrivata ad aprile 2022, distribuita in 10 miliardi di sovvenzioni e 11 di prestiti. Un importo di egual misura e identica ripartizione è stato incassato a dicembre 2022 per la seconda tranche.

 LA TERZA TRANCHE

"Sub iudice" ormai da un po rispetto al consueto cronoprogramma Ue, la richiesta di pagamento della terza rata vale 19 miliardi di euro, dei quali 10 a fondo perduto e 9 in prestiti. In queste settimane la task force sul Pnrr della Commissione europea sta passando in rassegna 55 obiettivi e traguardi che l’Italia era chiamata a raggiungere nel secondo semestre del 2022, dalla riforma della concorrenza a quella della giustizia, fino agli investimenti in cybersicurezza, energie rinnovabili, reti, ferrovie, ricerca, turismo. La valutazione, prevista inizialmente entro la fine di febbraio, è attesa a breve. Nel mirino dei rilievi dei tecnici Ue vi erano alcuni aspetti e sono stati tolti dai Piani Urbani Integrati la riqualificazione dello stadio di Firenze e della creazione del Bosco dello Sport a Venezia.

 LA REVISIONE DEL PIANO

Dapprima indicata per il 30 aprile ora il Pnrr rivisto e integrato con il nuovo capitolo energetico del RePowerEu, da dove arriveranno nuove sovvenzioni da 2,7 miliardi è fissato ad agosto.

 LA QUARTA RATA

Nel frattempo, l’Italia deve correre per assicurarsi la quarta tranche da 16 miliardi, ripartiti in 1,9 miliardi di sovvenzioni e 14,1 di prestiti. Si tratta di raggiungere 20 milestones e 7 target, completando come prima cosa l’attuazione della riforma della giustizia civile e penale, il codice per gli appalti e la riforma del pubblico impiego.

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