Oltre 18 miliardi di euro di raccolta di cui 1,12 miliardi nell’ultimo giorno. I risparmiatori italiani sono così tornati in massa nel mercato dei titoli di Stato. Con questi numeri mai raggiunti il Btp Valore chiude i cinque giorni di collocamento tanto che, a fine seduta, il Mef festeggia ricordando come si tratti «del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati, 654.675, in un singolo collocamento di titolo di Stato per i piccoli risparmiatori (retail), a cui è esclusivamente rivolto il Btp Valore». Una conclusione positiva, che si aggiunge a quello dei Btp Italia e dei Btp Futura, sia per i tecnici del ministero sia per le forze politiche della maggioranza, in primis la Lega, che hanno insistito da anni sulla necessità di dipendere meno dagli investitori esteri e dai grandi fondi per il debito pubblico e la volatilità dello spread.
Si vedrà tuttavia se il retail italiano è effettivamente un investitore più paziente e meno soggetto alle oscillazioni del mercato. Per il momento comunque il successo è indubbio: la facilità di sottoscrizione, la tassazione agevolata rispetto agli altri prodotti finanziari, un certo amore per i titoli di Stato ancora presente nei piccoli risparmiatori del paese hanno agito da spinta. Ha giocato a favore anche la tempistica: in un momento di rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce (che si sta inoltre ritirando dall’acquisto in massa dei titoli di stato degli scorsi anni) la liquidità parcheggiata nei conti correnti da qualche anno dopo la crisi Covid è a caccia di rendimenti più elevati. Il Btp Valore, che ha data di godimento 13 giugno 2023 e scadenza 13 giugno 2027, - spiega il Mef - presenta tassi annuali definitivi pari al 3,25% per il primo e il secondo anno e al 4,00% per il terzo e quarto anno. Sono dunque confermati i tassi minimi annunciati il primo giugno scorso. Ai sottoscrittori che manterranno il titolo di Stato per tutta la durata dei 4 anni verrà garantito anche un premio extra finale di fedeltà dello 0,5%. La buona accoglienza del mercato si era vista già lunedì. Già all’inizio della mattinata gli ordini veleggiavano a 1 miliardo e a fine giornata erano arrivati a 5,43 miliardi di euro, un importo replicato poi nella giornata successiva. Il bilancio finale è quindi di 18.191,090 milioni di euro. E ora tocca all’industria del risparmio gestito e al comparto bancario e finanziario fare i conti con la nuova realtà di tassi sulla raccolta più elevata. Gli ultimi dati mostrano che un incremento dei tassi passivi c'è stato (eccettuati i conti correnti che sono un servizio e non un prodotto finanziario) ma l'adeguamento è ancora in corso.
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