Tassi sui mutui più che raddoppiati in un anno: in 2 anni anche 5.000 euro in più per un mutuo a tasso variabile
I tassi sui mutui casa sono più che raddoppiati in un anno, con il rialzo del costo dei prestiti che si è tradotto in una vera e propria stangata per le famiglie e in particolare per quelle che hanno contratto prestiti a tasso variabile. Con aggravi che, in base ai calcoli delle associazioni dei consumatori, superano i 2.000 euro l’anno e in alcuni casi vanno anche oltre i 5.000 euro. Guardando a quello che è accaduto nell’ultimo anno, in particolare da quando la Bce ha iniziato il percorso di rialzo dei tassi (la prima stretta dopo 11 anni è avvenuta a luglio dello scorso anno), l’ultimo rapporto Abi rileva che ad agosto 2023 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è salito al 4,29%, ovvero più del doppio rispetto al 2,07% di un anno prima e quasi 3 punti base in più di agosto 2021. Un’indagine del Codacons, che prende in esame i migliori prodotti presenti oggi sul mercato, ha calcolato la variazione del costo dei prestiti per diverse tipologie di mutui. In particolare, per un mutuo a tasso variabile da 150.000 euro a 30 anni a settembre 2021 si pagava una rata mensile di 442 euro, oggi se ne pagano 755, con un aumento di 3.756 euro annui. Per un mutuo da 100.000 euro a 25 anni si è passati dai 346 ai 549 euro mensili (+2.436 euro annui), mentre per chi ha sottoscritto un prestito a tasso variabile da 200.000 euro a 20 anni si è passati da una rata di 858 euro al mese di settembre 2021 a 1.311 euro per un aggravio annuo di 5.436 euro. Secondo l’indagine dell’associazione dei consumatori ad oggi il miglior Taeg per un mutuo da 150.000 euro a 30 anni è del 4,72%, per uno da 100.000 euro a 25 anni è del 4,72% mentre per un prestito da 200.000 euro a 20 anni è del 5,09%. Il Codacons avverte tuttavia che «l'ultimo aumento dei tassi disposto dalla Bce giovedì scorso deve ancora essere traslato interamente sul mercato dei mutui, per cui nei prossimi giorni assisteremo ad un nuovo assestamento al rialzo dei tassi di interesse per i mutui a tasso variabile».