«La Zes Unica del Meridione rappresenta un’importante opportunità di sviluppo per le otto regioni che ne fanno parte e che diventeranno un polo di attrazione per gli investimenti. I meccanismi di accelerazione e semplificazione che interesseranno queste zone, rappresentano un volano decisivo per l’economia del Sud, dell’Italia e del Mediterraneo, capace di segnare una svolta per il rilancio anche in termini di rinnovata centralità dell'intera area». A ribadirlo il ministro per il Sud Raffaele Fitto, intervenuto ieri in collegamento durante la seconda giornata di SUDeFUTURI, il meeting internazionale organizzato dalla Fondazione Magna Grecia a Villa Matarazzo di Santa Maria di Castellabate, a conclusione del panel su “Investire al Sud” moderato da Alessandro Russo, direttore editoriale di LaC Network, cui sono intervenuti Saverio Romano, deputato e vicepresidente FMG, Carlo Amenta, commissario straordinario del Governo Zes Sicilia Occidentale, Francesco Cicione, fondatore e presidente Entopan, Antonello Colosimo, presidente di sezione della Corte dei Conti e presidente OdV della Fondazione, Francesco Saverio Coppola, segretario generale associazione internazionale Guido Dorso, Lino Morgante, presidente e direttore editoriale Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia, Giuseppe Romano, commissario straordinario del Governo Zes Campania e Calabria, Federico Tozzi, executive director Italy – America chamber of commerce.
Lo spunto lanciato dal vicepresidente FMG Romano, sulla convenienza di un investimento al Sud, è stato colto da Morgante, che ha risposto affermativamente, al di là di ogni dubbio. «Sì, investire al Sud conviene. Terre come la Sicilia e Calabria sono necessarie all’Italia e all’Europa» ha rimarcato, ricordando i poli universitari e tecnologici, gli snodi legati alle reti energetiche e di comunicazione nel Mediterraneo e auspicando un «grande ritorno negli investimenti», raggiungibile solo «lavorando sulla reputazione e garantendo sicurezza e infrastrutture».
Mobilità e connessione: temi strategici
E il tema strategico della mobilità è stato al centro ieri del panel d’apertura, moderato da Fabrizio Frullani, vicedirettore del Tg2, con l’intervento di Nuccio Altieri, presidente Invimit, Salvio Capasso, responsabile servizio imprese e territorio di SRM, Pierluigi Di Palma, presidente Enac, Nicola Lanzetta, country manager Italia Enel, Dario Lo Bosco, presidente Rfi e Nino Foti, presidente di FMG. «Investiamo nel Mezzogiorno attraverso il potenziamento della rete», ha evidenziato Lanzetta, mentre Di Palma si è soffermato sulla mobilità aerea, che può colmare un gap di mobilità del Sud. Lo Bosco, ha parlato delle infrastrutture nel Mezzogiorno, evidenziando l’importanza dei fondi PNRR che consentiranno di realizzare un programma straordinario di opere.
A chiudere la giornata di ieri è stato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «La cultura - ha ribadito - può essere un grande volano di crescita socioeconomica, diventando la nostra grande industria. La Magna Grecia ci ha trasmesso il valore della polis e della buona politica ed è la radice più importante della nostra essenza». Il vice presidente della FMG Romano ha annunciato che la Fondazione proporrà di far diventare Patrimonio dell’Unesco la Magna Grecia. Presente al panel anche Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco archeologico di Paestum & Velia, dove oggi si tiene la giornata conclusiva della kermesse.
Magna Grecia, patrimonio dell'Umanità
L'approfondimento in programma oggi al Tempio di Nettuno nel Parco archeologico di Paestum è dedicato alla “Magna Grecia, patrimonio mondiale dell’umanità”. Il dibattito, aperto dai saluti istituzionali di Francesco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, si concentra su come portare a regime il soft–power di un patrimonio culturale unico al mondo e la sua complessa gestione. Partecipano Maria Tripodi, sottosegretaria di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Raffaella Bonaudo, soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, Tiziana D’Angelo, direttrice del Parco archeologico di Paestum & Velia, Diego Di Paolo, destination management specialist e ideatore del cammino di Francesco, Fabio Finotti, direttore IIC NY e presidente internazionale Aislli–Unesco, Raffaele Bonsignore, presidente Fondazione Sicilia, Luca Introini, area progettazione territoriale Civita mostre e musei, Fausto Longo, direttore scuola di specializzazione in Beni Archeologici dell’UniSa, Ugo Picarelli, fondatore e direttore Borsa mediterranea del turismo archeologico, Carla Maurano, architetta paesaggista.
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