A partire dal primo gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza cesserà di esistere e verrà sostituito dal nuovo Assegno di Inclusione. Sul tema, è interessante il messaggion.3510/2023 dell’Inps, contenente le indicazioni relative alla gestione delle prestazioni del Reddito di Cittadinanza sospese per completata fruizione delle sette mensilità (di cui all’art. 13, comma5, del Decreto Lavoro).“Nel caso in cui il requisito anagrafico maturi prima della settima mensilità - evidenzia Guido Rosignoli, vicepresidente della Cassa dei ragionieri e degli esperti contabili - viene rilevato automaticamente e l’erogazione prosegue senza interruzione. Prosecuzione automatica anche per nascita di un figlio o in presenza di nuova disabilità accertata, a condizione che la nuova DSU venga presentata entro il settimo mese di fruizione del Reddito o in quello successivo”. Se invece il requisito matura dopo il primo mese di sospensione o la DSU venga presentata dopo la sospensione, è necessario presentare una nuova domanda e l’erogazione decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione dell’istanza. “In caso di perdita del requisito, anche se è prevista la prosecuzione oltre le sette mensilità - prosegue Rosignoli- il nucleo familiare cesserà dalla fruizione del beneficio entro la settima mensilità o, se superata, dalla mensilità in cui si è verificato l’evento”. Confermata, infine, fino a novembre 2023, l’ipotesi di ripresa dell’erogazione della prestazione nel caso in cui sia stato comunicato all’Inps, tramite la piattaforma GePI, entro il 31 ottobre 2023, la presa in carico del nucleo da parte dei servizi sociali.
Reddito di cittadinanza esteso. Ecco i chiarimenti dell’Inps
Verrà sostituito dal nuovo Assegno di Inclusione
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