
Quando pagano l'Assegno unico a Dicembre 2023? Consulta il calendario Inps - ECCO LE DATE.
L’assegno unico universale per figli a carico
L'assegno unico verrà pagato dopo la metà del mese (18, 19, 20 dicembre) per chi è già percettore. In caso di modifiche o se la domanda è stata presentata successivamente, l'accredito avverrà alla fine del mese successivo a quello di presentazione dell'istanza.
Dal giugno scorso, è stata introdotta la nuova maggiorazione per i nuclei vedovili: l'assegno unico è aumentato per un periodo di 5 anni nel caso in cui uno dei due genitori sia deceduto nell'anno di riconoscimento del sussidio.
Chi percepisce già il Reddito di cittadinanza non ha l’obbligo presentare alcuna domanda per ricevere l’assegno unico universale 2023.
- * ATTENZIONE: Per ottenere l’assegno unico, senza interruzioni di pagamento, tutti i beneficiari del nuovo sussidio Inps, dovranno presentare al più presto il modello Isee 2023 (se ancora non in possesso).
Incremento dell'assegno unico e universale per i figli a carico
Dal primo gennaio 2023, è scattato un incremento del 50% dell'assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con ISEE fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell'assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Sono confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell'assegno unico per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età.
Assegno Unico 2023: maggiorazione per genitori vedovi
L’Istituto con il messaggio 17 febbraio 2023, n. 724 informa gli utenti di una novità nell'applicazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico nei casi di nuclei vedovili.
La normativa prevede che alle famiglie con due genitori lavoratori sia erogata una maggiorazione di 30 euro mensili per ogni figlio, questo al fine di favorire il lavoro femminile. L'importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, mentre va riducendosi per livelli di ISEE superiori, fino ad azzerarsi nei casi di ISEE superiori a 40.000.
Tale maggiorazione non può essere richiesta quando la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore lavoratore. Tuttavia, tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili, in accordo con il Ministero del lavoro, il messaggio precisa che il bonus verrà erogato d'ufficio ai nuclei vedovili, per i decessi del secondo genitore lavoratore che si sono verificati nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno senza doverne fare domanda.
Pertanto, per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno - qualora spettante - per la mensilità di marzo 2023.
Assegno unico: in 11 mesi erogati 14,3 miliardi
Da marzo 2022 a gennaio 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per 14,3 miliardi di euro, di cui 13 miliardi relativi al 2022 e 1,3 miliardi riferibili al primo mese di quest’anno. Lo si legge nell’aggiornamento dell’Osservatorio statistico dell’Inps sull'assegno unico universale (Auu). Importi destinati ad oltre 9,6 milioni di figli (27 mila nuovi beneficiari si sono aggiunti a gennaio). Nel 2023, per effetto della rivalutazione, l’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per Isee fino a 16.215 euro, ricorda l’Istituto. A gennaio 2023, fa inoltre sapere l'Inps, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, va da poco meno di 50 euro (per chi non presenta Isee o supera la soglia massima che per il 2023 è pari a 43.240 euro), a 198 euro per la classe di Isee minima (per il 2023 pari a 16.215 euro).
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