Domani a più di un milione di lavoratori della scuola - tra docenti, educatori, amministrativi, Dsga, tecnici e collaboratori scolastici - verrà accreditato lo stipendio tabellare assieme a tredicesima e anticipo di vacanza contrattuale: gli importi netti, visibili da giorni sul portale NoiPA, tranne che per i supplenti per brevi periodi, variano a seconda del profilo e degli anni di servizio svolti. Gli aumenti saranno in media del 4,28% rispetto all’assegno percepito fino ad oggi: si tratta di aumenti una tantum che vanno da 550 euro lordi per i collaboratori scolastici fino a 1200 euro lordi ai docenti di scuola superiore a fine carriera. I precari percepiranno circa 75 euro in più mensilmente da gennaio. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, afferma che "occorre andare oltre le apparenze, perché l’inflazione cresciuta di oltre 8 punti nel 2022 e di almeno altri 5 punti nel 2023 rendono questi importi tutt'altro che soddisfacenti. L'anticipo indennità vacanza contrattuale 2024, in realtà dovrebbe essere comprensivo di altre migliaia di euro. E non si comprende perché i precari sono stati lasciati fuori. Stiamo provvedendo con ricorsi specifici per i precari a fare recupere l'una tantum sull'indennità di vacanza contrattuale oggi negata, oltre che a fare partire le procedure di diffida a tutela di tutti gli insegnanti e Ata di ruolo per fare recuperare loro per intero l’indennità di vacanza contrattuale al 50% del tasso di inflazione programmata, con risarcimenti che arrivano a 4.000 euro a lavoratore. I tanti esiti positivi riscontrati da Anief nei tribunali negli ultimi tempi - dalla Carta del docente alla ricostruzione della carriera, delle ferie non godute agli scatti automatici in busta paga - fanno bene sperare», conclude Pacifico.
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