Giovedì 26 Dicembre 2024

I percettori del Reddito di Cittadinanza riceveranno in automatico l'Assegno Unico Universale fino a febbraio 2024 GUIDA

I percettori del Reddito di Cittadinanza riceveranno in automatico l'Assegno Unico Universale fino a febbraio 2024. L'INPS annuncia che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC) riceveranno automaticamente l'Assegno Unico Universale fino a febbraio 2024, semplificando così il processo per i percettori di tali sostegni. A partire da marzo 2024, però, ci sarà una modifica significativa: i percettori dovranno presentare una domanda specifica per continuare a ricevere la prestazione. Questo cambiamento richiede un'attenzione particolare da parte dei beneficiari per garantire la continuità dell'assistenza finanziaria. Inoltre, l'INPS ha stabilito una scadenza importante per la presentazione delle domande: entro il 30 giugno 2024. Le domande presentate entro questa data saranno eleggibili per ricevere gli arretrati a partire da marzo 2024. Questo offre un periodo di grazia per chi non dovesse riuscire a presentare la domanda immediatamente a marzo, pur garantendo il recupero dei fondi non percepiti.

L'Assegno Unico e Universale (AUU): Sostegno alle Famiglie Italiane

L'Assegno Unico e Universale (AUU) rappresenta una misura di sostegno economico fondamentale per le famiglie italiane, introdotta dal 1° marzo 2022 grazie al Decreto legislativo 230/2021 e alle sue successive modifiche. Questa iniziativa si rivolge a ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età, e senza limiti di età per i figli disabili, a patto che siano rispettate determinate condizioni.

Caratteristiche Uniche dell'AUU

L'AUU si distingue per essere unico e universale: unico, in quanto mira a semplificare e potenziare gli interventi a sostegno della genitorialità e della natalità; universale, in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dal valore dell'ISEE.

Calcolo dell'Importo e Informazioni Utili

L'importo dell'AUU varia in base alla condizione economica del nucleo familiare, determinata dall'ISEE valido al momento della domanda, e tenendo conto di fattori come l'età e il numero di figli, nonché di eventuali situazioni di disabilità. Per maggiori dettagli, è possibile consultare la sezione dedicata sul sito istituzionale.

Distribuzione dell'AUU nel 2023

Nei primi sette mesi del 2023, l'AUU ha raggiunto 6,2 milioni di nuclei familiari, beneficiando circa 9,7 milioni di figli. In totale, sono stati erogati 10,4 miliardi di euro, che si sommano ai 13,2 miliardi distribuiti nel 2022.

Le Date dei Pagamenti nel Secondo Semestre 2023

Per il secondo semestre del 2023, l'Inps, in accordo con la Banca d'Italia, ha definito le date dei pagamenti delle rate da luglio a dicembre (dettagli nel comunicato stampa del 10 luglio 2023). Il pagamento della prima rata avviene nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda, con l’eventuale conguaglio accreditato nella stessa data.

Integrazione con il Reddito di Cittadinanza

Il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023, convertito dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, ha introdotto modifiche per i nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC). Per i nuclei con figli minori, disabili e anziani ultrasessantenni, il RdC è garantito fino al 31 dicembre 2023, con integrazione AUU erogata sulla carta RdC. Per i nuclei senza queste categorie, il RdC sarà sospeso dopo la settima mensilità, ma il diritto all'AUU è garantito fino al compimento del 21° anno di età dei figli, se si rispettano i requisiti previsti.

Domande con ISEE Difforme

Per le oltre 6,2 milioni di domande presentate nel 2022 e 2023, l'Inps ha riscontrato poche difformità nell'ISEE, interessando circa 66.000 istanze. Le famiglie coinvolte sono state invitate a regolarizzare la propria posizione entro il 31 dicembre 2023. In conclusione, l'AUU è una misura di grande impatto che sostiene milioni di famiglie italiane, garantendo un aiuto concreto nella crescita e nel benessere dei figli. Per ulteriori informazioni, si consiglia di consultare il messaggio Inps n. 2896 del 7 agosto 2023 sul sito ufficiale dell'Istituto.

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