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Affitti brevi, 14 regioni nella "Banca dati strutture ricettive". Ci sono pure Calabria e Sicilia

L’Emilia-Romagna, il Piemonte e la Valle d’Aosta entrano nella fase sperimentale della Banca Dati Strutture Ricettive (Bdsr), raggiungendo le undici Regioni (Abruzzo, Calabria, Sicilia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano) che hanno aderito nelle scorse settimane. Da oggi, quindi, anche i cittadini e gli operatori delle suddette Regioni possono richiedere il Codice Identificativo Nazionale (Cin) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili. Per farlo, occorre accedere all’apposita piattaforma online del ministero del Turismo tramite Spid o Cie. Le disposizioni inerenti alla Bdsr saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1 settembre 2024. In questa prima fase di sperimentazione, quindi, non si incorrerà in sanzioni, e ai cittadini che lo desiderano è consentito di adeguarsi agli obblighi correlati al Cin.

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