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Il caldo spinge i consumi elettrici, record dal 2015

Il caldo di questa estate che non accenna a diminuire fa risalire i consumi di energia elettrica degli italiani. A luglio nel nostro Paese il fabbisogno è stato pari a 31,3 miliardi di kWh. Si tratta di un record, come fa sapere Terna, visto che un numero così alto non si vedeva dal 2015, quando - era sempre il mese di luglio - le alte temperature fecero persino chiudere un rifugio sul Monte Bianco, a quasi 4.000 metri. Nove anni fa il dato più alto dei consumi elettrici fu toccato il giorno 21 luglio, alle ore 16. Quest’anno il record è stato registrato il 19 luglio, tra le 14 e le 15, con un picco massimo di domanda pari a circa 57,9 GW.

I consumi di energia elettrica salgono così del 4,5% rispetto al luglio del 2023, quando, complice l’aumento in bolletta, gli italiani fecero maggiori sacrifici e il dato fu negativo rispetto all’anno precedente (-3,4%). Ma la variazione positiva è stata dovuta anche ai due giorni lavorativi in più che ci sono stati nel 2024 (23 a fronte di 21). La temperatura media è stata sostanzialmente in linea rispetto a luglio 2023 ad eccezione dell’ultima settimana del mese, durante la quale la temperatura media ha superato di 3 gradi quella dello stesso periodo dello scorso anno. Ad agosto, invece, il trend è inferiore. Questo perché il grosso dei consumi energetici è dato dalle industrie e ad agosto, nonostante la morsa del caldo non abbia ancora allentato la presa, molte aziende sono chiuse o riducono il proprio personale in presenza.

Terna assicura però che le elevate temperature raggiunte «non hanno comunque intaccato i margini di adeguatezza, che rimangono positivi». Resta quindi saldo l’equilibrio tra domanda e offerta. Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura segna infatti una variazione più contenuta, pari al +2,6% rispetto a luglio 2023. A livello territoriale, la variazione non è stata uguale su tutto il territorio. Risulta infatti positiva al Nord (+7,4%) e al Centro (+3,3%), pressoché stazionaria al Sud e nelle Isole (-0,3%).

Infine Terna fa sapere che lo scorso mese la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,4% dalla produzione nazionale e per la quota restante (13,6%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

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