Venerdì 20 Settembre 2024

Export, nei primi 6 mesi del 2024 cala per tutti tranne che per il Sud. Calabria a +18%, Sicilia in crescita

Export growth dropped sharply in 2018 - ISTAT

Nel complesso dei primi sei mesi dell’anno l’export cala per tutte le aree, a eccezione di Sud. Lo rileva l’Istat, spiegando che nel periodo gennaio-giugno, la diminuzione su base annua dell’export nazionale in valore (-1,1%) è sintesi di dinamiche territoriali differenziate: il Nord-ovest (-3,5%), il Centro (-2,3%) e il Nord-est (-1,4%) registrano una flessione delle vendite all’estero, mentre si rileva una marcata crescita delle esportazioni per le Isole (+7,3%) e un aumento più contenuto per il Sud (+1,9%). Nei primi sei mesi, le flessioni tendenziali più ampie delle esportazioni riguardano Marche (-41,3%), Basilicata (-40,9%) e Liguria (-26,3%); mentre le regioni più dinamiche all’export sono Sardegna (+18,8%), Calabria (+18,0%), Molise (+14,2%), Campania (+8,8%) e Toscana (+8,7%). Nello stesso periodo, la forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche contribuisce per 1,4 punti percentuali alla flessione dell’export nazionale; un ulteriore contributo negativo di 1,1 punti deriva dalle minori esportazioni di autoveicoli da Piemonte e Basilicata e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti da Lombardia e Veneto. All’opposto, l’aumento delle vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) dalla Toscana e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Campania e Lazio fornisce un impulso positivo di 2,0 punti percentuali. Nel primo semestre, i contributi negativi più ampi alla flessione su base annua dell’export nazionale derivano dalla contrazione delle vendite delle Marche verso Cina (-94,9%) e Belgio (-55,8%), della Toscana verso la Svizzera (-64,8%), della Liguria verso gli Stati Uniti (-80,5%) e della Lombardia verso Germania (-6,0%), Stati Uniti (-5,7%) e Francia (-5,3%). Gli apporti positivi maggiori, invece, provengono dall’aumento delle esportazioni della Toscana verso Turchia (+275,8%) e Stati Uniti (+40,0%), della Campania verso la Svizzera (+63,6%) e del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti (+119,3%). Nel secondo trimestre 2024, l’export è pressoché stazionario in termini congiunturali per le ripartizioni del Nord, in crescita per il Centro e in calo per il Sud e Isole - osserva l’Istat nel commento - su base annua, l’export si conferma in flessione per il Nord-ovest, è quasi stazionario per il Nord-est mentre torna a crescere per il Centro - dopo quattro trimestri negativi - e mostra una crescita in rallentamento per il Sud e Isole». E prosegue: «Nel complesso dei primi sei mesi dell’anno l’export flette per tutte le aree, a eccezione di Sud e Isole, alla cui crescita fornisce un contributo importante l’aumento delle vendite di prodotti farmaceutici dalla Campania e di prodotti della raffinazione dalla Sardegna. La flessione marcata dell’export delle Marche verso la Cina è spiegata soprattutto dalle minori vendite di prodotti farmaceutici; il forte incremento dell’export della Toscana verso la Turchia è dovuto a vendite rilevanti di minuterie e oggetti di gioielleria di metalli preziosi».

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