La manovra 2024 entra nel vivo: taglio del cuneo, nuova Irpef a tre aliquote e c'è il bonus... Natale
Cento euro netti in più nelle tredicesime dei lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro e almeno un figlio. Il beneficio però non sarà automatico, ma bisognerà farne richiesta. E’ così che prende forma il Bonus Natale pensato dal governo per dare un sollievo ai redditi più bassi, in attesa delle misure della manovra. I cui contorni inizieranno ad essere più chiari in settimana, con il rush finale sul Piano strutturale di bilancio da inviare a Bruxelles. Al Mef gli occhi sono puntati sull'appuntamento di lunedì, quando l’Istat diffonderà la revisione generale delle stime annuali che dovrebbe riservare qualche notizia positiva per il Pil. Un dato cruciale, che servirà a completare Psb, il cui schema è stato già presentato in cdm la scorsa settimana. E che ora, una volta recepiti i nuovi dati, dovrebbe richiedere un nuovo passaggio in cdm prima dell’invio al Parlamento per l'esame. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha già anticipato che dall’Istat arriverà una correzione «al rialzo», seppur «modesta: rispetto agli obiettivi da presentare all’Ue, dunque, qualcosa cambierà, anche se «non sarà la soluzione dei problemi», frena Giorgetti. Che torna a ripetere: «Tesoretti non ce ne sono». Una cautela che il ministro tornerà sicuramente a ribadire mercoledì incontrando con le parti sociali sul Psb. A Palazzo Chigi lo schema del Piano verrà presentato dal titolare del Tesoro, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, prima ai sindacati e successivamente alle imprese. Che sicuramente approfitteranno dell’occasione per ribadire al governo le priorità in vista della manovra, dalle pensioni agli investimenti. Al momento le certezze della prossima legge di bilancio sono la conferma del taglio del cuneo e la nuova Irpef a tre aliquote. Nel menù ci sono anche anche l'estensione del bonus mamme alle lavoratrici autonome e l'assegno unico, con qualche ritocco. Tutto il resto dipende dalle risorse. «Soldi non ne abbiamo», scherza il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: «Stiamo ragionando con Giorgetti, già replicare cuneo e Irpef è «ambizioso». La Lega in particolare lavora per alzare ulteriormente il tetto della flat tax, ripete Salvini, che ci tiene anche al dossier casa. Forza Italia insiste sulle pensioni minime. Mentre FdI ha tirato nuovamente in ballo le banche, intercettando l’apertura degli azzurri su un ipotetico contributo di solidarietà, da allargare magari anche ad assicurazioni e imprese energetiche. Prende forma intanto il Bonus Natale, destinato ai redditi bassi. La misura è nero su bianco in un emendamento del governo al decreto omnibus, su cui da lunedì le commissioni Bilancio e Finanze del Senato inizieranno a votare. L’indennità da 100 euro nette, per un onere complessivo di 100,3 milioni, è destinata ai dipendenti con reddito fino a 28mila euro e con coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico, oppure con almeno un figlio in un nucleo monogenitoriale: arriverà nelle tredicesime, ma il lavoratore dovrà farne richiesta. Sul fronte delle risorse, infine, entra nel vivo la partita del concordato preventivo biennale per gli autonomi, da cui il governo conta di racimolare le risorse necessarie ad estendere la riduzione dell’Irpef anche ai ceti medi, fino a 50-60mila euro. Con l’obiettivo di sensibilizzare i contribuenti su vantaggi e rischi, forfetari e soggetti Isa (sottoposti agli indici sintetici di affidabilità) hanno a disposizione da ieri sui loro cassetti fiscali una nota sintetica dell’Agenzia delle entrate in cui sono spiegati gli effetti dell’adesione. Si ricordano i benefici, come la possibilità di optare per un’imposta sostitutiva e le imposte congelate per due anni. Ma anche il rischio di incorrere nei controlli, per chi non aderisce.