Lunedì 23 Dicembre 2024

I pilastri della manovra 2024: bonus nascite, cuneo fiscale, incentivi a restare a lavoro, casa e pensioni

La legge di bilancio 2025 approvata ieri sera in Cdm, dal valore di circa 30 miliardi lordi, è stata impostata dal governo per aiutare i redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per dare uno stimolo contro l’inverno demografico. Per farlo rende strutturale, almeno per i prossimi 5 anni, il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro e la riduzione a 3 aliquote Irpef. Solo questi due provvedimenti costano 15 miliardi di euro. Le risorse arriveranno, tra le varie voci, da tagli alla spesa dei ministeri - nell’ordine di una media del 5% del budget - pari ad oltre 2 miliardi di euro. E poi dal contributo di banche ed assicurazioni, per 3,5 miliardi di euro. Il concetto chiave rivendicato dal governo è che «non ci sono aumenti delle tasse». Cresce solo la voce di spesa sulla Sanità, il Mef parla di 2.366 milioni di euro in più per il 2024. Ma le opposizioni e le associazioni del comparto sanitario contestano l’entità dei fondi giudicandoli insufficienti per le esigenze del settore. Dalla revisione delle tax expenditures invece dovrebbe arrivare circa un miliardo. Mentre restano fuori dalle fonti di finanziamento della manovra i fondi raccolti con il concordato preventivo biennale, a cui si può aderire entro il 31 ottobre, potrebbero essere utilizzati eventualmente per ampliare la fascia del taglio del cuneo anche al ceto medio e il perimetro della flat tax. Tra le novità più rilevanti inserite in manovra: una Card da 1.000 euro a beneficio dei genitori con un Isee entro 40 mila, l’esclusione dell’assegno unico dal computo Isee, l’ampliamento da due a tre mesi del congedo parentale retribuito all’80%. Sulle pensioni conferme e qualche novità. Per il 2025 vengono confermate tutte le misure dell’anno scorso - Ape sociale, Opzione donna e Quota 103 - e viene introdotto un incentivo sul piano fiscale per chi sceglie di restare al lavoro. Viene inoltre garantita la piena rivalutazione degli assegni e delle minime, eliminando il meccanismo di sterilizzazione in vigore. In arrivo anche un tetto - fissato all’indennità del presidente del consiglio dei ministri - alle retribuzioni dei vertici di enti, soggetti, fondazioni che ricevono un contributo a carico dello Stato. Confermato anche per il 2025 il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro all’anno. Di seguito alcuni dei punti principali del testo approvato dal Cdm.

RIFORMA FISCALE E TAGLIO DEL CUNEO

Vengono resi strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso.

RINNOVO DEI CONTRATTI

Il governo mette da subito le risorse destinate a finanziare le procedure di rinnovo dei contratti del pubblico impiego, con particolare riferimento al triennio 2025-2027.

SANITA'

Vengono incrementate le risorse anche per finanziare il rinnovo dei contratti. In particolare nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale.

SUPPORTO ALLE FAMIGLIE E BONUS NASCITE

Sono confermate e potenziate le misure sui congedi parentali. Introdotta anche una «Carta per i nuovi nati» che riconosce 1000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato. La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE. Tra le misure di carattere sociale, la carta «dedicata a te» è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali.

CASA E BONUS EDILIZI

Viene prorogato per il 2025 il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa e al 36% per le seconde. Confermata la proroga del bonus mobili al 50% per mobili e grandi elettrodomestici.

BANCHE

Sulle Deferred Tax Asset arriva la sospensione della deduzione per il 2025 e 2026. Mentre sulle stock options la deduzione scatta quando c'è l’effettiva assegnazione della partecipazione, se c'è un differenziale positivo.

LAVORO E IMPRESE

Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella ZES e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Tra le misure fiscali si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori

PENSIONI

Vengono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro.

INVESTIMENTI PUBBLICI

Previste risorse per assicurare che, successivamente al termine del Pnrr, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. Ci sarà un potenziamento delle risorse per il settore della difesa.

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