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Manovra 2025, cosa cambia su lavoro e fisco: bitcoin, maxideduzioni su lavoro, fringe benefit per chi si sposta

La manovra 2025 dà una nuova spinta all’occupazione, rispolverando misure già collaudate, come il bonus assunzioni al 120%, ma allungandole nel tempo, con la stessa prospettiva pluriennale con cui il governo ha voluto stabilizzare anche il taglio del cuneo fiscale. Ecco una sintesi di alcune delle misure sul fronte lavoro e sul fronte fiscale che compariranno nel testo del ddl di bilancio. *

MAXIDEDUZIONE PER LE ASSUNZIONI FINO AL 2027

La misura ha funzionato e così il governo ha deciso di prorogare, stavolta per tre anni, la maxideduzione per le assunzioni a tempo indeterminato. Le imprese avranno la possibilità di dedurre il costo dei neoassunti in forma maggiorata del 20% o addirittura del 30%, in caso di assunzione di soggetti ritenuti svantaggiati (si dovrebbero confermare i profili dell’anno scorso, ovvero ex detenuti, disabili, donne disoccupate con almeno due figli minori, donne vittime di violenza, giovani ammessi al programma Gol o ex beneficiari di reddito di cittadinanza). Il principio è quello di «chi più assume meno paga": la proroga di tre anni vale cioè di anno in anno solo per le aziende che aumentano progressivamente il numero di occupati. Inoltre per le mamme lavoratrici con almeno due figli viene confermata la decontribuzione al 100% che viene estesa anche a quelle autonome.

PREMI E FRINGE BENIFIT PER CHI SI SPOSTA

Per tre anni sono anche prorogati la tassazione agevolata per i redditi fino a 80mila euro dei premi di produttività fino a 3.000 euro, al 5% anziché al 10%, e per il welfare aziendale, con il tetto di esenzione fiscale dei fringe benefit che sale da 258 euro a 1.000 per tutti e a 2.000 per chi ha figli. Sui fringe benefit si agisce anche per un primo assaggio del piano casa richiesto da Confindustria: gli importi saranno maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferirsi ad oltre 100 chilometri da casa.

WEB TAX PIU' LARGA

In attesa del cosiddetto Pillar 2 della global minimum tax, sul quale manca ancora un accordo a livello internazionale, cambia la web tax italiana. Verranno eliminati i tetti di fatturato previsti dalla normativa attuale, ampliando così la platea degli interessati. Oggi ad essere soggetti al pagamento della digital tax con aliquota al 3% sono le imprese che realizzano ovunque nel mondo, singolarmente o congiuntamente a livello di gruppo, un ammontare complessivo di ricavi di almeno 750 milioni di euro e che percepiscono un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiore 5,5 milioni in Italia. Entrambi i tetti verranno eliminati.

LOTTA ALL’EVASIONE

Le spese che imprese e professionisti intendono portare in deduzione (dal taxi alle spese di rappresentanza) dovranno essere state effettuate con il Pos o con un bonifico. Il Pos dovrà essere collegato al registratore di cassa per allineare quanto quanto incassato e i dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate. La bolla che accompagna le merci in dogana diventerà solo elettronica.

ENTRATE DA GIOCHI E BITCOIN

Tra qualche polemica dei diretti interessati e anche del M5S, le plusvalenze sulle critpovalute saranno tassate al 42% rispetto all’attuale 26%, arrivando ai livelli massimi in Europa e provocando probabilmente, secondo le voci critiche, una fuga di capitali. Tra le misure di entrata, la manovra prorogherà inoltre per due anni le concessioni del gioco fisico, come bingo e macchinette, in scadenza il 31 dicembre. Si va inoltre verso la proroga della rideterminazione dei valori di acquisto di terreni e partecipazioni.

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