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La Bce taglia i tassi di 25 punti base al 2,50%: mutui più leggeri fino a 200 euro

La riduzione dello 0,25% dei tassi di interesse da parte della BCE avrà infatti un riflesso sulle tasche dei consumatori, che potrà trasformarsi - a seconda del tipo e della durata di mutuo - fino a 200 euro in meno a rata.

La BCE taglia i tassi di 25 punti base per la sesta volta da giugno scorso e porta il tasso sui depositi, quello di riferimento, da 2,75% a 2,50%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali cala da 2,90% a 2,65%, quello sui prestiti marginali da 3,15% a 2,90%.

Il taglio del costo del denaro è una bella notizia soprattutto per chi ha contratto un mutuo, ad esempio per l’acquisto di una casa. La riduzione dello 0,25% dei tassi di interesse da parte della BCE avrà infatti un riflesso sulle tasche dei consumatori, che potrà trasformarsi - a seconda del tipo e della durata di mutuo - fino a 200 euro in meno a rata.

Ad esempio, la Fabi calcola che su un prestito decennale il risparmio varia tra 37 e 182 euro, secondo l’importo finanziato, mentre su un mutuo di 30 anni l’impatto è decisamente più forte, arrivando a oltre 200 euro mensili. Più nel dettaglio, su un mutuo da 100.000 euro a 20 anni, la rata si ridurrà di 76 euro al mese, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro. Per un finanziamento di 250.000 euro a 30 anni, la riduzione mensile arriva a 203 euro, pari a oltre 2.400 euro annui. L’effetto sarà più marcato sui mutui di lunga durata, dove il peso degli interessi è maggiore.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale dei Consumatori, la rata, per chi ha contratto ora un mutuo a tasso variabile, si potrà abbassare di 17,50 euro al mese, pari a 210 euro all’anno. Un risparmio che va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale.

Per il Codacons, invece, i minori costi si aggirano, per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra 100.000 e 200.000 euro, tra 13 e 27 euro al mese, pari a una minore spesa annua tra 156 e 324 euro. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrebbe un risparmio medio tra 15 e 30 euro sulla rata mensile, tra 180 e 360 euro annui. Per un mutuo da 125.000 euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.

I risparmi possono non essere istantanei in quanto, spiegano gli esperti, il taglio deve riflettersi prima sul tasso di riferimento per i mutui, ossia l’Euribor.

Lagarde: le tensioni commerciali ridurranno la crescita

Le crescenti tensioni commerciali «ridurranno la crescita dell’Eurozona». È quanto ha dichiarato la presidente della BCE Christine Lagarde nella conferenza stampa successiva al direttivo che ha tagliato i tassi dello 0,25%.

Allo stesso tempo, «l'aumento delle frizioni nel commercio globale sta aggiungendo ulteriore incertezza alle prospettive di inflazione nell’area dell’euro. Un’escalation generale delle tensioni commerciali potrebbe vedere l’euro deprezzarsi e i costi delle importazioni aumentare, il che eserciterebbe una pressione al rialzo sull'inflazione.

Allo stesso tempo, una domanda inferiore di esportazioni nell’area dell’euro, a seguito di tariffe più elevate e di un reindirizzamento delle esportazioni nell’area dell’euro da paesi con sovracapacità, eserciterebbe una pressione al ribasso sull'inflazione», ha osservato Lagarde.

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