Mercoledì 19 Marzo 2025

La Francia contro i dazi Usa su vino e champagne: "Non cederemo alle minacce". L’allarme dei produttori italiani

La Francia è pronta a reagire ai dazi statunitensi su champagne, vino e altre bevande alcoliche europee. Il ministro del Commercio Estero francese, Laurent Saint-Martin, ha dichiarato su X: «Non cederemo alle minacce».

La tensione è aumentata dopo che la Commissione Europea ha imposto dazi sul whisky americano, scatenando la reazione degli Stati Uniti, che ora minacciano tariffe fino al 200% sui vini europei.

Esportatori francesi in allarme: "Siamo stati sacrificati"

L’associazione degli esportatori di vino e liquori (FEVS) denuncia che il settore è finito nel mirino di Washington senza alcuna responsabilità diretta.

«Siamo stanchi di essere sistematicamente sacrificati per dispute che non ci riguardano», ha dichiarato Nicolas Ozanam, capo della FEVS. L’associazione invita la Commissione UE ad agire con realismo per evitare un’escalation.

L'Italia rischia di perdere 1,93 miliardi di export

Anche l’Italia è preoccupata. Il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, ha criticato duramente la possibile imposizione di dazi al 200% sui vini europei.

«Queste guerre commerciali penalizzano tutti. Il vino è simbolo di amicizia tra i popoli, non di scontro», ha dichiarato Frescobaldi.

Secondo l’Osservatorio Uiv, nel 2024 l’Italia ha esportato negli USA il 24% del totale export globale, per un valore di 1,93 miliardi di euro (+10% rispetto al 2023). Con dazi così alti, questo mercato potrebbe azzerarsi, con gravi ripercussioni per l’intero settore.

Perché anche gli USA perderebbero

L’impatto dei dazi non colpirebbe solo l’Europa, ma anche gli Stati Uniti. Per ogni euro di vino d’importazione, l’industria americana del wine&food genera 4,5 euro di ricavi. Un crollo delle importazioni europee danneggerebbe ristoratori, distributori e consumatori americani.

Uno scontro evitabile?

Gli esperti ritengono che una soluzione diplomatica sia ancora possibile. L’UE potrebbe rivedere i dazi sul whisky americano, mentre gli USA potrebbero optare per un compromesso.

Intanto, produttori e esportatori europei restano in attesa, sperando che il commercio internazionale non diventi ostaggio di tensioni politiche.

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