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Giornale di Sicilia, si brinda al 160° compleanno: giornalisti prima dell'unità d'Italia

Il logo per il 160° anniversario del Giornale di Sicilia

La Storia dell’umanità, di un popolo, di una comunità, scorre attraverso la memoria delle generazioni e diventa tangibile in modi diversi, ma sempre affascinanti. Cosa meglio dei templi di Agrigento rappresenta la Sicilia della Magna Graecia? Cosa più del Colosseo ricorda la grandezza di Roma? La Storia è anche quotidianità, fatti più o meno importanti che, col passare del tempo, si cristallizzano nelle pagine di un libro, di un diario, di un giornale.

E proprio il Giornale di Sicilia taglia oggi il traguardo dei 160 anni, entrando ancor più nel Dna di un’intera Isola, impareggiabile teatro di eventi straordinari e talora, purtroppo, tragici. Pochissime testate, nazionali e internazionali, possono vantare una così lunga «militanza» al servizio dell’informazione, della crescita culturale, del confronto democratico. Costantemente accanto ai lettori, dallo sbarco di Garibaldi ai nostri giorni, con impegno e senza interesse alcuno. Se non la verità documentata.

Prima la crisi finanziaria del 2008, adesso la pandemia – che ha drammaticamente caratterizzato questo 2020 e costretto in casa milioni di persone – hanno messo a dura prova molte certezze, alimentato inquietudini anche nel mondo dell’editoria. Ciò non ci impedisce di guardare al futuro con cauto ottimismo, consapevoli che il ruolo dell’informazione di qualità resterà fondamentale pure nell’era digitale, un concetto sempre più condiviso nonostante i frutti tossici della rete, che spesso spaccia menzogne.

Nessuno vuol mettere in dubbio il ruolo importante di internet, delle nuove tecnologie, ma ogni cosa deve essere valutata con equilibrio. Le autostrade virtuali, che ci raggiungono ovunque materializzandosi con la fibra in ogni casa, ufficio o sul telefonino, non possono diventare strumento per saccheggiare il prezioso prodotto dello studio, del lavoro e della passione di tanti giornalisti, poligrafici, impiegati amministrativi, distributori e edicolanti. La solidità economica delle società editrici è garanzia di indipendenza, un valore che solo i nostri lettori e gli inserzionisti possono supportare con le loro scelte: acquistare il giornale, in edicola o in formato digitale, e comunicare con la pubblicità.

I quotidiani e la stampa in generale, mai dimenticarlo, sono insostituibile presidio di democrazia. Lo affermiamo con orgoglio – forti della storia del Giornale di Sicilia, lunga 160 anni, e della storia della Gazzetta del Sud, nata nel 1952, presente in Sicilia e Calabria – con la certezza di poter restare punto di riferimento, con tutte le testate del Gruppo SES, di un Meridione che ha voglia di essere protagonista in Italia e in Europa.

È per questo grande sogno di rinascita che continueremo a lavorare con l’impegno e l’entusiasmo del primo giorno. Ieri, oggi e domani come centosessant’anni fa!

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