La Terra? È chiaramente piatta, lo capirebbe un bambino. L’Olocausto? Un’invenzione degli ebrei. La luna? Non ci siamo mai andati: quello che ci hanno venduto – le immagini col piedone di Armstrong stampigliato su quel suolo tra il grigiastro e l’argilla– è un “corto” di Stanley Kubrick girato in uno studio cinematografico.
Le Torri gemelle? Se l’è abbattute George W. Bush da solo per dichiarare guerra all’Islam cattivo con - almeno – una “buona ragione”. La Libia? Un posto paradisiaco e accogliente. Il SARS-CoV-2? Non c’è mai stato davvero: l’hanno pompato, questo virus farlocco, non è più aggressivo di altri, quelli “normali” che nessuno si fila. È tutta una montatura, e c’entrano la Cina, la Cia e altri “qualcuno” o “qualcosa” che cominciano con Ci e finiscono con a.
«Serviva, il coronavirus, a frenare Pechino» e la sua dirompente economia. O, chissà, a screditare le “difese” di questo e quello Stato occidentale, così da mostrarne la vulnerabilità.
Per favore, basta. Con le scie chimiche, con i complotti giudaico-massonici, con questa moltitudine di castronerie da baraccone. È vero che di dietrologia è pieno il mondo, e che i frustrati e i loro sfruttatori sono sempre incinti, ma non se ne può più.
E non se ne può più, soprattutto, di politici che indossano mascherine di convenienza, persino quella del negazionismo, pur di cavalcare l’onda di insofferenza che pervade – a quanto sembra – una certa parte del Paese, incline a rifiutare l’evidenza pur di non sottostare a regole che pure gioverebbero a tutelare la salute. Di tutti.
Di coronavirus si continua a morire. InBrasile, negliUsa, nell’est Europa, e anche nei nostri paraggi. E, con i “filtri” allentati alle frontiere, oggi... ogni mondo è pericolosamente paese.
L’ipocondria non va certo bene, ma quantomeno non fa male a nessuno; l’irresponsabilità è, invece, un virus che da tempo ormai s’è insinuato e sta trovando radici forti nella specie occidentale.
Irresponsabilità di chi diffonde fake news, di chi propala bugie sui social, di chi distrugge reputazioni, di chi coltiva – ad esempio – il dossieraggio come metodo “politico”, di chi smentisce la verità sapendo che su ben calibrati “falsi” è possibile costruire fortune.
I cattivi insegnamenti, se arrivano da gente che gode, meritatamente o no, di notevole séguito – specie se di ultrà –, stavolta possono uccidere. Quindi, please, indossare la mascherina. Di quelle di carnevale, invece, faremmo in questa stagione volentieri a meno.
Caricamento commenti
Commenta la notizia