Venerdì 22 Novembre 2024

La "dissacrata famiglia" e il senso del presepe

La Sacra Famiglia esiste, anzi ce ne sono centinaia, migliaia. È una Sacra Famiglia qualunque famiglia – composta in qualsiasi modo – che stia vivendo il dramma dei profughi, degli sfollati, dei senza terra, dei senza casa. Di quelli respinti da tutti, per qualsiasi ragione (meglio precisarlo, prima che qualcuno puntualizzi che Maria e Giuseppe «mica erano profughi», quindi certi parallelismi non valgono e la carità cristiana e lo spirito di accoglienza si possono delimitare e recintare, magari col filo spinato. E i profughi e i migranti lasciarli fuori). Di fronte ai troppi manifesti che raffigurano la Sacra Famiglia preoccupandosi di precisare che «Maria è la madre» e «Giuseppe il padre» (anche se persino i ripetenti del catechismo sanno che la faccenda è un tantino più complessa), con l’aggiunta di «speriamo che in Europa nessuno si offenda», o di fronte a certe sceneggiate da cosplay, ma sempre mettendo l’accento su «identità e tradizioni», in tanti abbiamo pensato a quegli innumerevoli presepi viventi che da mesi si compongono in certi luoghi d’Europa, con tante Sacre Famiglie variamente perseguitate e lasciate al freddo e al gelo, mentre magari legioni di pii personaggi recitano il Rosario per «difendere i confini», o allineano pastorelli, in case ben riscaldate, per comporre non si sa bene quale quadretto di «identità e tradizioni». In tanti lo abbiamo pensato, uno lo ha pure messo in immagini. Sono apparsi ieri a Torino i manifesti creati dallo street artist Andrea Villa (questo è il suo nome d’arte, anche se viene pure chiamato “il Banksy italiano”) – che dal 2014 con le sue opere critica ferocemente contraddizioni e assurdità del nostro mondo – assieme al fumettista e sceneggiatore Andrea Camerini. Vi è raffigurata la “Dissacrata famiglia”, una di quelle di migranti al confine con la Polonia. E anche due politici italiani, famosi per la loro strenua difesa del Natale cristiano e del presepe “identitario”. «In questo Natale già difficile per molti, che valori cristiani ci sono nel lasciare dei migranti al freddo sulla rotta polacca, sostenendo partiti che fomentano queste politiche discriminatorie? Perché avviene ciò? – ha detto Villa – . Ho immaginato insieme a Camerini una sacra famiglia “dissacrata”, in un momento dove questo dramma umano non viene posto sotto i riflettori nella maniera corretta». Allora approfittiamo di questa dolente rappresentazione “dal vero” per riflettere su cosa è “sacro”, su cosa è umano e anche sul messaggio cristiano e i suoi imperativi. Tra i quali non credo ci sia quello di stendere il filo spinato tra gli uomini, aspettando che nasca Dio.

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