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Le risorse e la postura: la solitudine di Giorgia Meloni

Non è solo un problema di risorse, che scarseggiano perché siamo di fatto un Paese povero, che ha varato una Finanziaria misera se rapportata a quella delle altre nazioni dell’occidente europeo. È anche una questione di postura. Di come ti poni. E di come vieni percepito. I troppi slogan urlati alle pance degli italiani hanno palesato gambe d’argilla. E Giorgia Meloni appare sola. Povera di competenze attorno, costretta ogni giorno a tamponare falle. Utilizzata dalla Lega per dare risposte al popolo del Nord e da Forza Italia per regolare i conti del suo fondatore con la storia recente italiana.
Anche i “messaggi” lanciati agli elettorati di riferimento e le prime scelte adottate dal governo di destra-centro non vanno in direzione dello sviluppo collettivo, del progresso, della solidarietà nazionale: ma più della difesa di categorie. Che non sono sempre le più virtuose. Appunto, la postura. Si tradisce, Giorgia Meloni, quando per coprire il pastrocchio del mancato rinnovo del taglio delle accise sui carburanti, afferma che non sarebbe «giusto scontare la benzina a chi ha auto di lusso», adombrando sinistrorsi principi di giustizia sociale. Non è così, perché famiglie e autotrasportatori avvertono la stangata, l’inflazione intorno al 10% fa il resto e l’aumento dei prezzi ricade sui consumatori. Il rinnovo del taglio delle accise sarebbe costato 10 miliardi in un anno: sarebbe stato sufficiente intercettare il 10 per cento dell’evasione fiscale, quantificata in 120 mld annui, per scansare la bufera. Un’autentica ignominia italiana. Platea a cui questo esecutivo ha fatto pervenire i suoi “bonari” segnali sin dal momento del suo insediamento, perché così alcune scelte sono state percepite.
Rastrelleranno il fondo del barile e continueranno a parlare alle pance, mentre si manderanno migliaia di finanzieri in giro a controllare pompe di benzina, distogliendoli da altri compiti, e i Pronto soccorso di ospedali al collasso vengono assaltati: perché non ripristinare i Posti fissi di polizia piuttosto che immaginare interlocuzioni rapide tra Aziende sanitarie e Prefetture?
L’autonomia differenziata farà il resto. Nella cornice immaginata da Calderoli è il solco definitivo tra Nord e Sud. È giusto che governino, sebbene forte sia il rischio che la barca affondi. E non ci saranno porti sicuri su cui fare affidamento. Sarà l’Europa a respingere noi.

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