Quarantacinque. Sono gli anni trascorsi dal 6 gennaio del 1980 quando a Palermo fu ucciso Piersanti Mattarella. Troppi, eppure ancora oggi di quel delitto eccellente si sa poco o nulla. Chi furono gli esecutori? Chi i mandanti esterni alla mafia? Un buco nero non degno di un Paese civile. Oggi finalmente si riaccende la speranza di potere giungere alla verità. La notizia che vi sono due nuovi indagati è importante perché l’identificazione dei killer può condurci alla scoperta di chi, oltre alla cupola mafiosa, muoveva i fili in quei terribili anni in Sicilia e nel Paese. Lo dobbiamo innanzitutto ai familiari di Piersanti Mattarella. Due anni fa i nipoti, rompendo per la prima volta la riservatezza tenuta dalla famiglia sull’inchiesta, avevano lanciato un vero e proprio appello ai magistrati affinché le indagini non si fermassero, avendo chiaro il contesto in cui il delitto era maturato. «Contro la sua azione - scrissero - si scagliò non solo Cosa Nostra ma un più ampio sistema di potere politico-criminale, composto anche da pezzi deviati delle istituzioni».
Negli anni c’è stato chi ha tentato di confinare la brutale esecuzione di via Libertà nell’ambito del classico delitto di mafia. Diciamolo con chiarezza, hanno ragione i nipoti del presidente della Regione assassinato: è stato un delitto politico mafioso, il più grave delitto politico in Italia dopo quello di Aldo Moro, al fine di fermare non soltanto in Sicilia un simbolo del rinnovamento. Giovanni Falcone ne era convinto quando parlava «di un coacervo di convergenze di interessi di grandi dimensioni». Oggi è utile ricordare anche quanto sostenne nella sua sentenza la Corte d’assise di Bologna: l’omicidio Mattarella, quello di Aldo Moro e la strage del 2 agosto «furono precisi momenti attuativi» di una strategia per influire sulla politica nazionale.
L’inchiesta è stata in passato connotata anche da depistaggi, false informazioni e persino distruzione di reperti giudiziari. Speriamo che oggi ci sia una vera svolta perché è forte il bisogno di verità e giustizia.
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