Italia-Repubblica Ceca 4-0
MARCATORI: 23' pt Immobile, 42' Barella; 21' st Insigne, 28' Berardi.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi (42' st Toloi), Bonucci, Chiellini (19' st Acerbi), Spinazzola (19' st Emerson Palmieri); Barella, Jorginho (18' st Cristante), Locatelli; Berardi (33' st Chiesa), Immobile (33' st Raspadori), Insigne. In panchina: Sirigu, Meret, Di Lorenzo, Belotti, Pessina, Bernardeschi. Allenatore: Mancini. REPUBBLICA CECA (4-2-3-1): Pavlenka; Coufal, Brabec, Celustka (1'st Zima), Boril; Kral, Darida (36' st Sadilek); Masopust (16' st Sevcik), Barak (1' st Soucek), Jankto (16' st Vydra); Krmencik (1' st Schick). In panchina: Vaclik, Mandous, Mateju, Kaderabek, Pesek, Pekhart. Allenatore: Silhavy. ARBITRO: Tschudi (Svizzera). NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Angoli: 6-2 per l'Italia. Recupero: 2' pt, 2' st.
Un ottimo biglietto da visita. L’Italia lascia l'anticamera degli Europei e si avvia ad affrontare la Turchia nella gara inaugurale con grande carico di speranza rappresentato dal 4-0 rifilato alla Repubblica Ceca. Ottimi, soprattutto, i segnali lanciati dalla prima linea. A segno tutti gli attaccanti: Immobile, Insigne e Berardi, oltre a Barella. Aspettando i 16mila tifosi dell’Olimpico di Roma per l’esordio con la Turchia di venerdì prossimo, a Bologna, contro la Repubblica Ceca, ci sono mille spettatori a gustarsi l’anteprima di Mancini e dei suoi azzurri.
Bravi... e fortunati
Finisce 2-0, con l’Italia brava e fortunata, perché sulle reti di Immobile e Barella nel primo tempo c'è un pizzico di buona sorte, con le deviazioni di Celustka e Boril. Ma è una buona sorte che Chiellini e compagni si guadagnano con merito. Serve un quarto d’ora agli azzurri per prendere le misure al 4-1-4-1 della Repubblica Ceca. Poi la squadra di Mancini sale di colpi. Salgono anche il pressing, il ritmo e le giocate, con l’Italia che ritrova le corsie esterne e gli strappi di Barella. Nella sua Bologna, Mancini raccoglie il 27esimo risultato utile consecutivo della sua gestione, a conferma del buono stato di salute e della solidità con i quali il gruppo arriva al grande appuntamento. I numeri raccontano pure come nelle ultime 8 gare l'Italia non abbia mai subito gol, segnandone 25 ed è il ventesimo clean sheet nelle 32 partite della gestione Mancini. Le scelte del ct raccontano con quali convinzioni l’Italia arrivi alla rassegna continentale. Aspettando il recupero dell’infortunato Verratti (e di Pellegrini), c'è Locatelli in mediana insieme a Barella e a Jorginho, campione d’Europa con il Chelsea. Dietro si riparte dall’esperienza e dall’intesa di Bonucci e Chiellini, con Bastoni nemmeno in panchina. E davanti c'è Immobile, con Insigne e Berardi (migliori assist ma italiani degli ultimi 8 anni, preferiti a Chiesa e Bernardeschi) ad esaltarne le giocate in profondità, con Donnarumma, Florenzi e Spinazzola a completare l’undici. A spaventare l’Italia è soprattutto l’ariete Krmencik: che prima costringe Chiellini a ricorrere alle cure mediche per una gomitata al naso, poi entra duro su Bonucci, che rimedia una lieve distorsione al ginocchio destro. Dopo qualche minuto di paura, il difensore bianconero rientra e l’Italia inizia a macinare gioco e occasioni con Berardi e Insigne: quest’ultimo cerca con un cross l’inserimento di Barella, la difesa respinge e trova Immobile lesto a girarsi e a trovare il vantaggio al minuto 23. Il bis lo serve Barella al 42', con una conclusione da fuori area deviata e nel mezzo, diverse combinazioni pericolose targate Insigne-Immobile e Barella-Berardi, prima dell’intervallo.
Secondo tempo in scioltezza
Nella ripresa, sfiorano ripetutamente il gol i soliti Insigne e Berardi, con Chiellini vicino alla marcatura su sviluppi di corner, prima che gli azzurri dilaghino: Insigne, al 21', imbeccato da Immobile, arrotonda il punteggio e serve al 28' Berardi, che chiude la goleada. Nel finale, c'è spazio anche per l’ingresso del bolognese Raspadori, ultima intuizione di Mancini, in vista dell’Europeo alle porte, alle quali gli azzurri arrivano sulle ali dell’entusiasmo e di Berardi, Immobile e Insigne. (ANSA).
Il cosentino Berardi fa già sul serio: sorpasso ai danni di Chiesa?
«Ho capito ieri che sarei stato titolare, ho fatto una grandissima partita e devo continuare così. Io in campo contro la Turchia? Cerco di dare sempre il massimo in campo, le scelte le fa il mister. Chiunque sia il titolare tra me, Chiesa e Bernardeschi sono sicuro che darà il 100%, perché siamo tre ottimi giocatori». Queste le parole di Domenico Berardi, a segno nel 4-0 dell’Italia in amichevole contro la Repubblica Ceca. «Sono contentissimo per il gol - prosegue l’esterno azzurro alla Rai - nei primi minuti dovevamo prendere ritmo ma era un test importante per prepararci al meglio per l’Europeo».
Primo gettone per Raspadori: “Emozione indimenticabile”
«Un’emozione esordire nella mia città e davanti alla mia famiglia, è un momento che non potrò mai dimenticare. Mi è passato davanti tutto il percorso, sia i momenti belli che quelli brutti». Queste le parole di Giacomo Raspadori, all’esordio con la maglia della nazionale maggiore nell’amichevole tra Italia e Repubblica Ceca.«Io all’Europeo? Devo ancora realizzare, ringrazio il mister per questa opportunità - prosegue il giovane attaccante ai microfoni della Rai - Rispetto agli altri attaccanti, sono diverso a livello fisico: io sono più brevilineo ma sono contento di avere certi compagni, fino a qualche tempo fa solo avversari. Il paragone con Rossi? E’ un motivo di grande orgoglio», conclude Raspadori.
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