Addio all’estate: il 23 settembre l'equinozio d’autunno - uno dei due giorni dell’anno in cui la durata del giorno è uguale a quella della notte - spalanca le porte alla nuova stagione in Italia con piogge e temporali. Mentre la Stazione Internazionale saluterà questa giornata con un passaggio sulle Alpi, il 'BelPaese' farà i conti con una nuova perturbazione che porterà maltempo, con possibili nubifragi tra Liguria di levante, Toscana e Lazio, in particolare lungo la fascia costiera. «Dopo l’impulso instabile delle ultime ore - spiega il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara - avremo una breve parentesi anticiclonica con tempo più soleggiato fino a domani compreso e temperature diurne gradevoli e in linea con le medie o lievemente al di sopra. Tuttavia - avverte - già da Ovest la nuvolosità tenderà gradualmente ad aumentare, per l’avanguardia di una nuova perturbazione atlantica che raggiungerà l’Italia domenica». Il tempo sarà in peggioramento, prosegue Ferrara, «con piogge e temporali in arrivo dapprima sulle regioni di Nordovest e centrali tirreniche, in estensione verso fine giornata anche a Nordest e in misura più marginale al medio versante Adriatico. Non sono esclusi fenomeni anche intensi e locali nubifragi sulle regioni tirreniche; poco o nulla invece al Sud, Calabria e Sicilia comprese, con al più un aumento della nuvolosità e qualche sporadico piovasco tra Campania e Molise». Lunedì il maltempo si concentrerà sul Nordest liberando invece il Nordovest; «acquazzoni e temporali sparsi - aggiunge il meteorologo di 3bmeteo.com - interesseranno anche il Centrosud ma in particolare il versante tirrenico, mentre risulteranno più occasionali su quello adriatico dove ci sarà spazio per maggiori aperture; poco o nulla su Sardegna e area ionica». La perturbazione, afferma ancora Ferrara, «martedì abbandonerà l’Italia con miglioramento salvo ultime note instabili al Sud. Nei giorni a seguire si dovrebbero alternare piogge e momenti soleggiati. L’equinozio d’autunno, che cade alle 9:50 ora italiana del 23 settembre, sarà salutato da un transito sulle Alpi della Stazione Spaziale, visibile per alcuni minuti all’incirca dalle 20:37. Se nel corso della prima metà di settembre la Iss - precisano gli astrofili - è stata, infatti, visibile in orari scomodi, alle 4 o alle 5 del mattino, nella seconda metà del mese - rassicurano - non mancheranno occasioni per ammirarne alcuni luminosi passaggi la sera». Il termine equinozio deriva dalle parole latine 'aequus', che significa uguale, e 'nox', cioè notte. Il 23 settembre è una data particolare, in cui, spiegano gli astrofili, «la durata del giorno è uguale a quella della notte. Il disco del Sole resta, cioè, lo stesso numero di ore al di sotto e al di sopra dell’orizzonte», chiariscono. Finita l’estate, infine, afferma l'Uai, le serate di settembre sono un ottimo periodo «per osservare le stelle cadenti».