Venerdì 22 Novembre 2024

Non solo caldo: con il clima rovente da domenica è allerta anche per l'afa. Saranno notti tropicali

Non solo il caldo, ma anche e soprattutto l’afa: le alte temperature che si stanno registrando in Italia, e che si impenneranno a partire da domenica, saranno accompagnate da un alto livello di umidità che aumenterà il disagio fisico. «Se farà caldissimo di giorno - spiega Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, anche la notte non sarà da meno. Qui ci penserà l’afa a rendere il dormire difficoltoso. Le masse d’aria calda trasportate dall’anticiclone africano attraversando il Mar Mediterraneo si caricheranno di umidità. Con temperature minime quasi mai sotto i 20 gradi su molte città italiane si avranno le notti tropicali». Le colonnine di mercurio, informa Gussoni, sono già salite sfiorando in 40°C in Sardegna e sarà proprio questa regione a registrare misure di temperatura quasi da record per il periodo. L’anticiclone africano acquisterà sempre più potenza a partire da domenica quando il suo cuore bollente si avvicinerà minacciosamente all’Italia. Un primo aumento delle temperature in realtà si registrerà domenica: se al Nord non si supereranno i 34-35 gradi, al Centro si toccheranno i 37°C come a Firenze e Roma, stessa cifra possibile anche in Campania, come sul casertano. Farà ancora più caldo invece sulle zone interne di Sardegna e Sicilia dove si potrebbero registrare i 42°C. Da lunedì, poi, il clima sarà ancora più rovente: «Si potrebbero toccare - spiega il meteorologo de iLMeteo.it - 45 gradi in Sardegna, 38 su Toscana e Lazio come a Firenze e Roma, fino a 37°C sul resto del Sud e anche al Nord (Bologna, Ferrara, Pavia, Alessandria). Questa situazione, quanto meno al Centro-Sud dovrebbe durare almeno per altri 10 giorni, al Nord invece da mercoledì 12 è atteso un indebolimento dell’anticiclone che provocherà i primi forti temporali sulle Alpi». Questa situazione, quanto meno al Centro-Sud dovrebbe durare almeno per altri 10 giorni, al Nord invece da mercoledì 12 è atteso un indebolimento dell’anticiclone che provocherà i primi forti temporali sulle Alpi.

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