Le ondate di calore di luglio in Europa e Nord America sono state più calde a causa del cambiamento climatico: l’ondata di calore europea è stata più calda di 2,5°C, quella nordamericana di 2°C e quella cinese di 1°C. LO sostiene la rete internazionale di studiosi World Weather Attribution, citata dal Wwf in un comunicato. Secondo gli scienziati, tali eventi non sono più insoliti a causa del riscaldamento globale provocato dall’uso di combustibili fossili, dalla deforestazione e da altre attività umane. Lo studio ha anche evidenziato che il cambiamento climatico ha reso l’ondata di calore in Cina almeno 50 volte più probabile. Il Wwf sottolinea nel suo comunicato che «l'analisi dovrebbe porre fine al triste e inutile dibattito (non scientifico) fomentato da coloro, soprattutto lobbisti, che in questi giorni hanno posto in dubbio la stessa gravità degli eventi in corso. Si conferma invece che è interesse precipuo del nostro Paese che l'azione climatica sia accelerata». «I prossimi banchi di prova saranno il Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia Clima) e il varo del Piano di Adattamento - ha sottolineato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia -. Nel caso del PNIEC, bisogna mostrare molto più coraggio e cambiare strada davvero, andando verso l’uscita rapida da tutti i combustibili fossili e il 100% energia rinnovabile. Per il Piano di Adattamento, servono scelte precise e risorse: dobbiamo preparare il sistema a gestire le conseguenze su persone ed ecosistemi in ogni ambito. Le città devono avere una pianificazione volta a prevenire il caldo e le isole di calore». Il Wwf, insieme a Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club e Transport&Environment, chiede anche l’approvazione di una Legge sul Clima.