Maltempo: stato di mobilitazione in Emilia-Romagna, frane nel Bolognese, allerta in Toscana. Arno sorvegliato

Una forte ondata di maltempo sta mettendo in ginocchio l’Italia centrale. Nell’occhio del ciclone con allagamenti, frane, smottamenti e crolli la Toscana, l’Emilia Romagna e parte dell’Umbria. In molte città le scuole sono chiuse. Intanto in Toscana il governatore, Eugenio Giani, ha comunicato l’allerta rossa per le province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa. Gonfi e paura fanno anche i fiumi. La portata dell’Arno è in aumento, con «1400 metri cubi al secondo a Ponte a Signa, 1000 metri cubi al secondo a Firenze-Uffizi al primo livello di guardia». C'è «massima attenzione» in vista di un «ulteriore peggioramento nelle prossime ore». L’allerta è rossa per le province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa. Diverse le strade chiuse gli allagamenti: l’autostrada A1, in direzione sud, tra Scandicci e Impruneta.Chiusa; la Ss 67 in località le Sieci (Pontassieve); la Sp 41 in località Ponte a Vicchio (Vicchio) e il raccordo Autostradale Siena-Firenze, in località San Casciano val di Pesa direzione Firenze. L’idrometro della stazione di Firenze-Boboli ha fatto registrare 6,6 millimetri di pioggia in un quarto d’ora e 11,4 millimetri in un’ora. Alle 8 le raffiche di vento hanno raggiunto una punta massima di quasi 33 km/h. Una famiglia di quattro persone è stata soccorsa dopo una frana, presso Badia Prataglia, nell’Aretino. Inoltre a Calenzano, nel Fiorentino, è crollato il muro di contenimento del terreno su via Arrighetto da Settimello e proprio in quel momento, intorno alle 2 di questa mattina, transitava un furgone che è stato semisepolto dalla frana. Conducente e passeggero sono riusciti a uscire dal veicolo, riportando ferite leggere. Un altro muro è crollato in Umbria, quello del borgo medievale Vallo Nera, in provincia di Perugia. Nel crollo non sono rimaste ferite persone. Anche l’Emilia Romagna è stata colpita duramente e il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato il decreto dello stato di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile, accogliendo la richiesta avanzata dal presidente della Regione emiliano-romagnola, dopo la rapida istruttoria del Dipartimento nazionale dì Protezione civile. I l sindaco di Bologna, Matteo Lepore, attorno alle 9.30, ha fatto sapere: «Ora è il momento più critico perchè il passaggio delle piogge su Bologna, in particolare sui crinali e sui colli, è più intenso. Si stanno effettivamente già vedendo innalzamenti dei livelli idrometrici dei torrenti e dei fiumi». Già ieri sono state chiuse o evacuate strade e abitazioni a rischio, in particolare piani terra, seminterrati e interrati. spiega il sindaco e, rivolgendosi a chi vive nelle zone a rischio, avverte: «Non scendete in questo momento in cantina e in garage». Ugualmente, «non frequentiamo i sottopassi che possono allagarsi», raccomanda Lepore.