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Agricoltura sempre più virtuosa pesa il 6% di emissioni

 

ROMA - E' sempre più virtuosa l'agricoltura italiana, pesando appena il 6% sul totale delle emissioni prodotte nell'ambiente. Crescono poi le colture green e le energie rinnovabili, come anche la manutenzione del verde realizzata dagli agricoltori che vale 2,4 miliardi di euro l'anno, mentre diminuisce l'uso della chimica. E' il quadro che emerge nello studio presentato da Cia-Agricoltori Italiani in occasione dell' Assemblea elettiva in corso a Roma, per smentire l'idea non supportata da dati scientifici che il settore inquini e consumi troppe risorse. Del resto il confronto con gli altri settori in tema di sostenibilità è impietoso, con trasporti, processi industriali e manifatturiero che pesano per il 63% sul totale delle emissioni di CO2.

 

Al contrario in Italia migliorano tutti gli indici sull'impatto ambientale: -25% emissioni di CO2, -27% di pesticidi, -31% di erbicidi e -28% di fungicidi e poi crescono produzione di energia green (+690%) e superfici biologiche (+56%). Si registra anche una riduzione dell'uso di acqua, grazie al miglioramento delle tecniche di irrigazione che puntano sulla precisione. Un processo virtuoso a tutto tondo avviato nel settore che, secondo la Cia, ha ancora ampi margini di perfettibilità, dalla ricerca, alla automazione e graduale diminuzione dell'uso di energie tradizionali non rinnovabili. Se migliora la sostenibilità ambientale, conclude la Cia, le imprese agricole italiane faticano ancora sul fronte della sostenibilità economica. Una situazione che ha cause ben precise: poche risorse destinate a ricerca e sviluppo, burocrazia elefantiaca e alti costi di produzione.

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