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Migranti: Tusk propone centri sbarco fuori da Europa

BRUXELLES - Realizzare centri di sbarco al di fuori dell'Europa, rafforzare la cooperazione con i Paesi di origine e, in particolare, con la guardia costiera libica, creare una linea di bilancio Ue dedicata interamente alla lotta contro l'immigrazione illegale: queste le tre proposte che il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk chiederà di adottare ai leader Ue quando si incontreranno domani a Bruxelles.

 

"Sempre più persone stanno iniziando a credere che solo un'autorità con il pugno duro, anti-Europea e anti liberale possa fermare l'immigrazione illegale. Se la gente crede questo allora può credere a tutto quello che gli viene detto. Le sfide sono molto grandi ed il tempo è poco". Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk mette in guardia contro le facili soluzioni al problema migranti alla vigilia del Consiglio europeo. "Ci sono voci in Europa e in tutto il mondo che affermano che la nostra inefficienza nel mantenere il confine esterno sia una caratteristica intrinseca dell'Unione europea, o - più in generale - della democrazia liberale - scrive Tusk -. Abbiamo assistito alla creazione di nuovi movimenti politici, che offrono risposte semplici alle domande più complicate" e ciò è "semplice, radicale e attraente".

 

Secondo Tusk "la crisi migratoria fornisce loro un numero crescente di argomenti" e "sempre più persone iniziano a credere che solo un'autorità con il pugno duro, antieuropea e antiliberale, con una tendenza manifesta all'autoritarismo, sia capace di fermare l'ondata migratoria illegale. Se le persone credono loro, e sono convinte che solo loro possano offrire una soluzione efficace alla crisi migratoria, allora crederanno anche a qualsiasi altra cosa che dicono. La posta in gioco è molto alta. E il tempo è breve", conclude Tusk.

 

La prima proposta di Tusk domani sul tavolo dei 28 consiste nello "stabilire piattaforme regionali di sbarco fuori dall'Europa, se possibile con l'Unhcr e l'Oim, in modo da cambiare il funzionamento delle operazioni di ricerca e salvataggio", con l'obiettivo di "spezzare il modello di business dei trafficanti, dato che questo è il modo più effettivo per arrestare i flussi e mettere fine alla tragica perdita di vite in mare". La seconda prevede il "creare nel prossimo bilancio pluriannuale Ue una linea di bilancio dedicata per combattere la migrazione illegale", ovvero uno "strumento finanziario flessibile gestito di responsabili per la migrazione dato che solo loro sono in grado di assicurare una cooperazione effettiva con i Paesi d'origine e di transito per arrestare i flussi". Infine, terza proposta, "aumentare la nostra cooperazione con i Paesi d'origine e transito, e in particolare il nostro sostegno alla Guardia costiera libica, in modo che abbiano tutte le risorse necessarie per controllare appieno le acque territoriali libiche".

 

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