Sale a 58 morti il bilancio delle vittime degli incendi in California mentre restano ancora disperse oltre 300 persone. Lo riferiscono le autorità americane. Stando ad una stima ancora non definitiva, nei roghi sarebbero state distrutte oltre ottomila case.
Gli sfollati invece sono già oltre cinquantamila. Le fiamme, alimentate dai venti che si abbattono su una vegetazione inaridita a causa della prolungata siccità, hanno bruciato 505 mila km quadrati al nord e altri 378 al sud. I vigili del fuoco sono riusciti a contenere finora solo il 30% del fronte di fuoco, rallentando la sua corsa verso Oroville, cittadina di 19 mila abitanti, dopo che ha già inghiottito Paradise, a nord di Sacramento, capitale della California.
Una vera e propria emergenza, con danni stimati in decine di miliardi di dollari, tanto che il presidente si e' affrettato ad approvare una dichiarazione di disastro per la California, "per alleviare alcune delle incredibili sofferenze in corso". Una mossa che non è servita a cancellare le polemiche per la accuse lanciate da Trump contro la gestione del patrimonio boschivo locale.
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