Con l’udienza preliminare per 15 indagati per il duplice omicidio delle turiste scandinave è iniziato l’iter giudiziario per uno dei casi più efferati della storia del Marocco. Misure di sicurezza eccezionali davanti al tribunale di Rabat, dove si svolgerà il processo e porte chiuse ai cronisti. La pubblica accusa ha chiesto al giudice istruttore di rinviare a giudizio i sospetti per «terrorismo», «costituzione di banda armata al fine di commettere atti terroristici», «omicidio premeditato» e «atti di barbarie». Tra i 15 sospetti, tre hanno precedenti e per loro è scattata anche la richiesta di «incitamento a commettere atti terroristici» e «apologia di terrorismo». Per tutti è stata richiesta la proroga del carcere. Il giudice dovrà ora sciogliere riserva nelle prossime ore. Intanto a partire da domani compariranno davanti alla Corte d’Appello di Rabat altri sette sospettati a vario titolo di aver partecipato la notte tra il 16 e il 17 dicembre all’omicidio di Louisa Vesterager Jespersen, studentessa danese di 24 anni, e Maren Ueland, pure studentessa, norvegese di 28.