Programmi di formazione in settori chiave come la sanità e quello alberghiero, corsi post laurea in Spagna e una campagna per neutralizzare i messaggi e i video in Rete, che incentivano i viaggi della speranza attraverso lo Stretto di Gibilterra. Sono le richieste avanzate dal Marocco alle autorità spagnole per intensificare i controlli alla frontiera sud dell’Europa. Secondo fonti al corrente dei negoziati, citate oggi da El Pais, oltre ai 140 milioni di euro che la Unione Europea si è impegnata a finanziare al Marocco, il Paese magrebino reclama aiuti per formare lavoratori nel settori del turismo e la sanità, un programma di scambi per studenti universitari e una campagna per contrastare i messaggi diffusi nei social network dalle mafie di trafficanti, che annunciano viaggi gratuiti verso le coste spagnole. Per far fronte a tali richieste, la segretaria di Stato spagnola per il Lavoro, le Migrazioni e la Previdenza Sociale, Consuelo Rumi, ha programmato a fine mese una trasferta a Bruxelles, per sollecitare fondi aggiuntivi a quelli già impegnati dalla Ue.