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Parigi, scontri durissimi per la prima "notte gialla": polizia sotto accusa

Furgoni, blindati, poliziotti in moto e reparti antisommossa: stasera a place de la Republique, per la cosiddetta "notte gialla", c'erano più poliziotti che manifestanti, dopo una giornata contrassegnata dal ritorno di durissimi scontri. In primo piano, a fronte di una partecipazione in ribasso, sono tornati i black bloc, i casseur e i gruppi di estrema destra. A Parigi la violenza è esplosa all'arrivo dei manifestanti alla Bastiglia. Ferito Jerome Rodrigues, un personaggio molto noto fra i gilet gialli, vicino al leader Eric Drouet, sempre presente con la sua telecamera durante le manifestazioni: "Perderò l'occhio", ha scritto sulla sua pagina Facebook.

A scendere in piazza con i gilet sono stati oggi 69.000 manifestanti, contro gli 84.000 di sabato scorso. A Parigi erano soltanto in 4.000, ma a scatenare la violenza all'arrivo alla Bastiglia, dove era fissato alle 17 l'incontro con il corteo in arrivo dalla periferia est, è stato un drappello di giovani vestiti di nero e con i passamontagna. Hanno agito mentre la polizia non era ancora presente, in pochi secondi hanno preso possesso degli incroci e con grande perizia hanno smontato le barriere degli innumerevoli cantieri a cielo aperto mai protetti utilizzandole come barricate. Hanno avuto a disposizione anche i sampietrini del selciato in costruzione, utilizzandoli come armi contro i poliziotti che accorrevano.

Mentre le fiamme già si alzavano all'ingresso della piazza dal lato rue Saint-Antoine, è arrivata la polizia che - altrettanto rapidamente - ha caricato e sgomberato la strada, spegnendo le fiamme. Gli scontri sono proseguiti e in uno di questi l'uso di una bomba assordante da parte della polizia ha ferito all'occhio Rodrigues, che stava riprendendo gli scontri ai piedi della colonna della Bastiglia. Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta dalla prefettura e dagli Interni, per stabilire le ragioni dell'uso della potente arma antisommossa, oltre alla verifica delle precauzioni usate. Nella giornata di oggi, diversi poliziotti provvisti di armi con flash-ball, i proiettili di gomma che hanno fatto decine di feriti finora, erano stati equipaggiati di telecamere fissate sul petto così da poter filmare tutti i momenti che hanno preceduto l'utilizzo dell'arma.

L'obiettivo è di spegnere le polemiche ma dalle prime dichiarazioni di Drouet - colpito dal ferimento dell'amico - la tensione non sembra scendere: "Alcuni poliziotti non rispettano le condizioni di uso delle armi, Jerome non stava minacciando l'ordine pubblico". Grande tensione anche a Le Mans, dove il sindaco - l'ex portavoce e ministro del governo socialista Stephane Le Foll - è stato evacuato dal palazzo dei congressi, invaso dai manifestanti, dove stava per pronunciare un discorso.

La "notte gialla", un appuntamento che nelle intenzioni degli organizzatori avrebbe addirittura dovuto essere rinnovato "ogni notte fino al 15 marzo, conclusione del grande dibattito nazionale", comincia in tono minore, con pochissimi partecipanti, filtrati dalla polizia che ha evacuato place de la Republique e lasciato rientrare, sotto stretta sorveglianza, soltanto quelli che accettavano di essere perquisiti. Domani poi è atteso il corteo dei Foulard rossi, gli anti-gilet gialli che difendono il rispetto delle regole e che rischiano invece di scontrarsi con i manifestanti

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