Sabato 16 Novembre 2024

Dagli Usa una taglia da un milione di dollari sul figlio di Bin Laden

Hamza Bin Laden

Un milione di dollari: è la taglia che gli Usa offrono per catturare il figlio preferito di Osama Bin Laden, Hamza, leader emergente dell’organizzazione un tempo guidata dal padre ed ora pronta a tornare protagonista. Poco, se confrontata con i 25 milioni di dollari in palio per l’attuale capo di Al-Qaida, l’egiziano Ayman al-Zawahiri. Ma è una mossa che segnala l’ascesa del giovane Bin Laden, già da oltre due anni designato dagli Usa come terrorista globale. Contemporaneamente l’Arabia Saudita intanto ha annunciato che gli ha tolto la cittadinanza, precisando che la revoca era già stata disposta con un decreto lo scorso novembre, ritenendolo «una delle figure di spicco dell’organizzazione terroristica». Hamza Bin Laden ha 30 anni e secondo fonti di intelligence si nasconda al confine tra Afghanistan e Pakistan. Dalle lettere sequestrate nel compound pakistano dove nel 2011 i Navy Seal Usa uccisero suo padre, ritenuto l’ideatore dell’attacco alle Torri Gemelle, emerge che era stato istruito da lui ed era destinato a prenderne il posto. Si pensa che abbia trascorso alcuni anni con la madre in Iran, anche se secondo altre fonti potrebbe aver vissuto in Pakistan, Afghanistan e addirittura in Siria. Stando al dipartimento di stato Usa, ha sposato la figlia di Mohammed Atta, il terrorista egiziano leader del commando degli attentati dell’11 settembre e lui stesso dirottatore di uno degli aerei che si schiantò contro le torri del Wtc. Negli ultimi anni ha diffuso video e audio in cui invita i sostenitori di al-Qaida ad attaccare gli Usa e i suoi alleati occidentali per vendicare la morte del padre. In un messaggio audio del marzo 2018 ha sollecitato i cittadini dell’Arabia Saudita a preparare la jihad contro i loro monarchi. Nei mesi scorsi Al-Qaida ha invece diffuso sermoni dove Hamza invita i mujaheddin all’unità in Siria, esorta a colpire i paesi occidentali e gli sciiti. Tutti indizi, secondo gli esperti anti terrorismo americani, che Hamza potrebbe emergere come leader carismatico di una rediviva Al-Qaida, dopo il tramonto dell’Isis. Al-Zawahiri non è stato in grado di raccogliere l’eredità di Bin Laden e di fare proseliti, ma i dirigenti delle intelligence occidentali, compreso il capo dell’MI6 Alex Younger, non credono che al-Qaida sia scomparsa. Anzi. Avrebbe usato il suo basso profilo per riorganizzarsi e rafforzarsi, pianificando altri attacchi contro l’Occidente e i suoi governi alleati in Medio Oriente e Africa. Negli ultimi anni è stata oscurata dall’Isis, capace di attrarre l’attenzione su scala globale, combattenti e fondi, e di mettere a segno numerosi attentati in Europa. «Durante questo periodo al-Qaida è stata relativamente calma, ma è una pausa strategica, non una resa», assicura il coordinatore Usa del contro terrorismo Natham Sales. «Oggi - ammonisce - al-Qaida non è stagnante. Sta ricostruendosi e continua a minacciare gli Usa e i suoi alleati. Non fate errori, essa mantiene sia la capacità che le intenzioni di colpirci». E Hamza potrebbe diventarne il nuovo leader, riaccendendo le paure dell’America 18 anni dopo l’11 settembre.

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