Torna a farsi largo l’ipotesi secondo cui gli assassini del giornalista saudita Jamal Khashoggi hanno fatto sparire il corpo del collaboratore del Washington Post in un forno, nel giardino delle residenze del consolato saudita di Istanbul. Questa pista è stata rivelata dall’emittente Al Jazeera, dopo essere stata prospettata dal quotidiano Hurriyet tre settimane fa e si basa sul fatto che il cadavere, introvabile, del giornalista, sia stato fatto a pezzi e trasportato nel giardino delle residenze consolari dell’Arabia Saudita. L’emittente di Doha ha intervistato l’artigiano che ha costruito il forno in questione, cui è stato chiesto esplicitamente di costruire un punto di cottura «profondo e in grado di sopportare temperature superiori ai 1.000 gradi celsius». Al Jazeera conferma quanto riportato da Hurriyet, ovvero che una enorme quantità di kebab sia stata cotta nel medesimo forno dopo la cremazione del giornalista per coprire i segni di quest’ultima, che sarebbe andata avanti ben tre giorni. Sempre secondo Al Jazeera gli inquirenti turchi avrebbero rinvenuto tracce di sangue appartenenti a Khashoggi sotto la vernice fresca con cui alcune stanze del consolato saudita di Istanbul erano state riverniciate. Jamal Khashoggi è sparito lo scorso 2 ottobre presso il consolato saudita di Istanbul, dove si era recato per ritirare dei documenti necessari al suo matrimonio con una donna turca. Dopo due settimane di smentite i sauditi hanno ammesso la morte prima e l’omicidio poi, del giornalista, da sempre dissidente nei confronti del principe saudita Mohammed Bin Salman, ritenuto da molti il mandante dell’omicidio. Per l’omicidio la Turchia ha chiesto l’estradizione di 18 persone, tra cui il consigliere del principe, Saud Khatani e lo squadrone della morte di 15 uomini arrivati appositamente da Riyad per uccidere Khashoggi e individuati dagli inquirenti turchi. Tuttavia l’Arabia Saudita ha negato l’estradizione, affermando che va avanti un processo a carico dei sospetti assassini di Khashoggi, 5 dei quali rischierebbero la pena di morte, senza però offrire ulteriori dettagli.