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Ucciso a New York Frank Calì, boss dei Gambino: tramite con la mafia siciliana

Frank Cali

La mafia americana torna a sparare e ad uccidere. A cadere sotto il piombo è un nome eccellente, l'italoamericano Francesco "Frank" Calì, 53 anni, ritenuto il boss della famiglia Gambino.

Calì è stato vittima ieri sera di un agguato davanti alla sua residenza di Staten Island (New York City) ed è morto in ospedale a causa delle ferite riportate da colpi di arma da fuoco: lo riferiscono i media Usa, che citano la polizia locale.

Secondo i media si tratta del primo assassinio di rilievo negli ambienti della criminalità organizzata di New York da oltre 30 anni. L'agguato è avvenuto alle 21 ora locale (le 2 di oggi in Italia).

Calì, figlio di palermitani, era considerato il mediatore di cosa nostra in America, oltre che capo della famiglia dei Gambino.

Il boss è stato raggiunto da almeno sei colpi di arma da fuoco, secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni: a sparare è stato un uomo, che prima di fuggire a bordo di un'auto blu gli è passato sopra.

Subito dopo l'agguato, sempre secondo i testimoni oculari, alcuni membri della sua famiglia sono usciti in strada e sono stati visti accanto al suo corpo piangendo. Finora la polizia non ha eseguito alcun arresto. I media riportano che si tratta del primo assassinio su commissione di un boss della criminalità organizzata di New York dal 1985.

La fama della famiglia comincia con il carismatico Carlo Gambino che ha diretto per quasi un ventennio l'attività criminale (dalla metà degli anni Cinquanta fino alla sua morte, avvenuta per cause naturali, nel 1976). Gambino, non fu mai arrestato durante la sua reggenza e pare sia il mafioso che ha maggiormente ispirato il personaggio di Vito Corleone nel romanzo di Mario Puzo sceneggiato nell'omonimo film "Il padrino".

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