Due esplosioni di autobomba seguite da un’intensa sparatoria sono avvenute nel distretto di Shangani a Mogadiscio, in un'area che è oggetto di una «battaglia» per un attacco al ministero del Lavoro. I dipendenti sono stati visti fuggire pure dalle finestre. I morti accertati fino ad ora sono cinque. «Dopo l’esplosione, uomini armati hanno assaltato gli uffici del ministero del Lavoro», precisa Radio Dalsan. Gli al-Shabaab, legati ad al-Qaida e intenzionati a creare uno stato islamico radicale in Somalia, da anni attaccano frequentemente Mogadiscio con attentati suicidi a luoghi pubblici, edifici governativi, hotel e ristoranti. Gli estremisti islamici hanno rivendicato l’attacco e hanno annunciato che i loro terroristi sono all’interno dell’edificio. Forze di sicurezza stanno combattendo per neutralizzare i terroristi e salvare i funzionari pubblici intrappolati all’interno, ha confermato il capitano di polizia Mohamed Hussein. Testimoni hanno sentito colpi di arma da fuoco provenire dall’interno del ministero. Gli al-Shabaab, cellula somala di Al Qaida dal 2012, vogliono imporre alla Somalia una versione estrema della sharia, la legge islamica, e per questo cercano di cacciare le truppe straniere dall’ex colonia italiana devastata una guerra civile iniziata nel 1991. Militari dell’Unione africana (Ua) dislocati e Mogadiscio e in altre zone del paese stanno riuscendo a tenere i terroristi in zone rurali fuori della capitale dal 2011, ma non ad impedire loro incursioni in Somalia e nel confinante Kenya impegnato nella lotta contro il gruppo islamico sunnita. Sarebbero decine le persone intrappolate nella sede del ministero del Lavoro. La polizia ha precisato che i terroristi in azione sono cinque. Il viceministro del lavoro somalo, Saqar Ibrahim Abdalla, è rimasto ucciso nell’attacco al suo dicastero. Il viceministro è stato ucciso nel suo ufficio al pian terreno poco dopo l’irruzione dei terroristi nell’edificio, ha riferito la polizia.