Ed ora ci sono anche i migranti-pirati. La notizia l’ha lanciata il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in conferenza stampa al Viminale: un mercantile, diretto a Tripoli dopo aver soccorso un centinaio di persone su un’imbarcazione in difficoltà, è stato dirottato verso nord dai naufraghi che avrebbero preso il comando della nave. El Hiblu 1 - questo il nome del mercantile - sta navigando in acque maltesi Sar e le forze armate dell’isola sono in stato di allerta. La vicenda - secondo quanto è stato possibile ricostruire - inizia con un intervento di salvataggio coordinato dalla Guardia costiera libica (che nella notte ha soccorso e riportato a terra altri 117 migranti) a beneficio di un’imbarcazione con un centinaio di persone a bordo. Impossibilitato a intervenire con una delle sue motovedette, il Centro di coordinamento libico ha contattato il mercantile El Hiblu 1 - battente bandiere delle isole Palau e partito dalla Turchia - che si trovava in zona. La nave ha effettuato il soccorso e si è diretta verso Tripoli, come indicato dalla locale Guardia costiera, per scaricare i naufraghi. Ma, arrivati a circa 6 miglia dal porto della capitale libica, il mercantile ha invertito la rotta dirigendosi verso nord. Cosa è successo a bordo? I media maltesi parlano di un ultimo messaggio inviato dal capitano che diceva che la nave era «in mano ai pirati». E’ accaduto anche in passato che migranti soccorsi in mare si siano opposti al ritorno in Libia, i cui centri di detenzione sono spesso luoghi di abusi e torture, secondo rapporti di agenzie internazionali. Ma sarebbe la prima volta che i migranti riescono a prendere il controllo di una nave, specie di queste dimensioni. «Poveri naufraghi che dirottano il mercantile che li ha salvati perchè vogliono decidere la rotta della crociera», ha tuonato Salvini che, nel corso di una diretta Facebook ha mostrato sulla cartina il punto in cui si trova la nave «a mezza via tra Italia e Malta. Io dico ai pirati: 'l'Italia scordatevelà. Questa è la dimostrazione più evidente che non si tratta di un’operazione di soccorso ma un traffico criminale di esseri umani che arriva addirittura a dirottare un’imbarcazione privata. E’ un atto di delinquenza, di criminalità organizzata. Le acque italiane sono precluse ai criminali». A Malta, intanto, sono state allertate le forze armate, secondo quanto riportano media locali. Un portavoce militare ha definito il mercantile «nave pirata». Alla velocità attuale il mercantile potrebbe raggiungere le coste di Malta in alcune ore. Una fonte governativa ha riferito che a bordo ci sono 77 uomini e 31 donne. L’ong Mediterranea saving humans chiede che alla El Hiblu 1 sia «immediatamente assegnato un porto sicuro in un paese europeo dove alle persone salvate siano garantiti i diritti umani fondamentali. I governi che si oppongono a questo salvataggio e pretendono che la nave consegni i naufraghi in un porto libico, compiono un reato oltre che un atto disumano. Facciamo appello alle istituzioni europee perché non voltino la testa da un’altra parte e aiutino le persone in fuga dai campi di concentramento libici».